I molti svantaggi dell’uso massiccio dell’automobile
AA
Il muoversi oggi è caratterizzato da ormai diversi decenni dall’utilizzo dell’auto privata, prioritariamente.Questo cambiamento culturale, perché di questo si tratta, è un’evoluzione molto rapida che ha portato il nostro Paese a dei vantaggi che poi si sono trasformati in effetti collaterali dannosi a mio avviso per il modo di pensare e di agire collettivo. Nei primi anni o decenni probabilmente il veicolo ha rappresentato un senso di libertà e di pseudo onnipotenza che ha permesso di far conoscere luoghi che altrimenti non avrebbero mai aperto nuovi orizzonti alle persone, creando anche opportunità di lavoro nell’industria automobilistica, la facilità di spostarsi senza far fatica è entrata nell’indole e nel Dna con una facilità estrema facendo dimenticare completamente che spesso si potrebbe farne a meno. Questo non può essere visto propriamente come un fatto negativo. Tutto ciò ha cambiato le abitudini che erano secolari per l’uomo, lo spostarsi a piedi e godere di quello che ci circonda, ed ora si è fermamente convinti che l’auto ci debba portare sempre ad un passo da dove dobbiamo arrivare, però magari al sabato si coprono 50/60 km in mountan-bike senza una meta precisa, solo così per far parte del popolo che si assoggetta a delle mode, lo stesso dicasi per la palestra in qualsiasi salsa. Si registra inoltre un aspetto del quale si dice molto poco, forse perché scomodo, a mio modesto parere, e cioè i costi che vengono attribuiti alla collettività per la costruzione e manutenzione delle strade, spese con molti zeri presumo. Non sono qui a crocifiggere nessuno ma vorrei capire qual è l’ordine di grandezza come termine di paragone rispetto ad argomenti dei quali si dice molto spesso: la spesa per le scuole, per le pensioni, per la sanità... e quindi capire se la mobilità privata è ancora sostenibile al giorno d’oggi oppure non parlarne è solo un modo per nascondere un iceberg ? Un’altra mia riflessione riguarda l’aridità dei rapporti sociali che ha trasmesso l’uso della 4 ruote, l’involucro di ferro bello o brutto che sia e la velocità costituiscono una barriera ai rapporti umani sempre meno frequenti e sporadici, ci hanno resi diffidenti e impauriti dietro alle nostre enormi fragilità. Mi scuso se qualcuno si sentirà offeso ma spesso è meglio dire le cose come stanno.
Lettera firmata
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