I genitori possono essere àncora di salvezza

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Nel Far West i banditi minacciavano le loro vittime con la pistola dicendo: «O la borsa o la vita!», la trappola della droga è peggiore di quei banditi, prende entrambi. Molti vi cadono in maniera allarmante. Quando poi si abbina alcol e droga la personalità cambia e spesso si diventa violenti. Il desiderio di procurarsi altra droga è così forte da soffocare completamente la coscienza. Non pensi al male che fai agli altri, i soldi non bastano mai, così impari a rubare, svaligiare e scippare borsette ai passanti. Come la carie del legno corrode le travi di una casa, la droga può corrodere l’intera struttura della società. Un esperto amico di nome Daniele racconta: «Le strade che conducono all’infelicità sono molteplici e sembra che il giovane d’oggi abbia la capacità innata per trovarle. Alcuni ragazzi sono in cerca di emozioni, altri vogliono rendere di più nello studio o scacciare le ansie, altri desiderano smettere di soffrire fisicamente ed emotivamente e l’uso di farmaci diviene per loro l’unica strada percorribile. Nel lungo percorso della vita nessuno è solo se la persona al suo fianco fa sentire la sua presenza. Ecco perché come disse un saggio re del passato «i pensieri umani sono come acqua profonda, chi è intelligente sa attingerla». I genitori sono quei marinai che non si limitano a osservare la superficie del mare poiché sanno che la vera ricchezza sta nelle sue profondità e useranno tutti i mezzi per farla emergere. La perspicacia di un abile genitore gli permetterà di capire cos’ha in fondo al cuore il proprio figlio, saprà udire cosa nasconde dietro il tono della sua voce e cosa si cela dietro i suoi gesti. I marinai del passato gettavano l’àncora quando erano colti dalla tempesta. Una volta ancorata al fondo marino, la nave poteva avere la stabilità necessaria per superare la tempesta, lontano da scogli pericolosi. Se i giovani di oggi navigano in un mondo in grado di dar loro incertezze, è importante che i genitori abbiano la capacità di offrire «àncora» di salvezza quali una famiglia sicura e valori spirituali capaci di regalare più che vuote sensazioni ma certezze eterne. La prevenzione in famiglia è più di una cura, è una salvezza silenziosa e priva di esultanza.

// Lucia Grazioli «e Daniele»
Brescia
Gentile lettrice, crescere dei figli ed educarli - per evitare tra l'altro di incappare in insidie come quella della droga - è da sempre una delle sfide più difficili da affrontare, e lo è ancor più oggi in una «società liquida» e in un’«epoca dell’incertezza» come quelle in cui viviamo, caratterizzate da costanti e rapidi processi di cambiamento. È assolutamente necessario interrogarsi su come svolgere al meglio il ruolo di genitore e di educatore. Con la consapevolezza che ogni processo educativo, oltre che fondarsi sull’amore e sul rispetto, va «personalizzato» con ciascun figlio, per offrirgli - ce lo ricorda spesso un nostro editorialista, lo psicoterapeuta Giuseppe Maiolo, quando parla di educazione - «le chiavi per autoregolarsi e autogovernarsi». Senza dimenticare mai che «è l’esempio che educa». Questa è forse l’àncora migliore che possiamo offrire ai nostri figli per aiutarli a superare le tempeste che a volte investono la rotta della vita. (g.c.)

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