I fessi in guerra tra Caporetto e deflazione
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Questa storia ha quasi cento anni, ma se li porta benissimo. L’Italia è in guerra (1915-1918) e Prezzolini si arruola volontario. Svolge l’incarico di istruttore delle truppe. Dopo la disfatta di Caporetto fa domanda per andare al fronte. Nel 1918 è con gli arditi sul monte Grappa e sul Piave. Francesco Cavallari giornalista e scrittore italiano scrisse: «Infatti, mentre incombeva la più grande tragedia del risorgimento nazionale, mentre tutto crollava e mentre tutti scappavano, Prezzolini ebbe il coraggio di lanciare una teoria e di formulare una previsione. L’Italia, disse, è un paese fondamentalmente costituito da furbi e da fessi. I furbi comandano, arricchiscono, sbagliano, perdono, mandano allo sbaraglio i fessi. I fessi combattono, lavorano, accettano, lottano, sono persino capaci di morire per la patria. Pertanto, siccome i furbi hanno prodotto Caporetto, e siccome resta sempre una immensa riserva di fessi, è facile prevedere che i fessi verranno mandati al fronte, che accetteranno ancora una volta di combattere, che si faranno uccidere, e che alla fine riusciranno a vincere. Né Prezzolini aveva torto. La sua teoria funzionò, e con essa la previsione. Passate poche settimane, cessò la Caporetto dei furbi. Puntualmente si verificò l’immancabile Vittorio Veneto dei fessi». Tornando ora ai nostri giorni possiamo ben dire di essere di nuovo in guerra. Una guerra combattuta senza armi ma che ha raso al suolo tutto e ora ancora servono vagonate di fessi per rimettere la barca in linea di galleggiamento. I numeri dicono questo, non fatevi fuorviare dai tg: disoccupazione ai massimi di sempre, deflazione, vendite pancia a terra, suicidi, manifestazioni di massa. E la politica cosa fa? Dice di volere tre anni per una programmazione strategica. Tre anni ? Questi non hanno ancora capito che serve subito, anzi ora... adesso un new deal. Come fai a spiegarglielo che se la popolazione non ha voglia di bere è perché non ha i soldi per permetterselo o è semplicemente già ubriaca, non serve a nulla aumentare il numero di bar... Abbiamo polverizzato il futuro, ci siamo giocati il presente e ora tentiamo l’ultima carta fumandoci il futuro con il Tfr in busta paga e tassando i Fondi Pensione. Fermateli. Fabio Gatti Ome
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