I compiti di scuola a Natale potrebbero essere più leggeri

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Mi trova parzialmente d’accordo il ministro dell’Istruzione, che sollecita gli insegnanti a non «caricare»di compiti a casa gli allievi durante le vacanze di Natale. L’iniziativa è certamente motivata dal fatto che taluni insegnanti sono soliti «caricare» di compiti i ragazzi senza distinguere di quale periodo di vacanza si tratti. Il Natale è per tradizione il periodo, in cui la famiglia si ritrova a condividere molte ore che non sempre il lavoro di entrambi i genitori consente. La stessa cosa vale anche per i nonni, che hanno, come il sottoscritto, i nipoti lontani ed approfittano di questa ricorrenza per goderseli. Dover quasi ogni giorno dedicare qualche ora allo studio per un tema o un esercizio di matematica significa distoglierli da quell’insegnamento di vita e di cultura allo stesso tempo, che può rappresentare una conversazione, una passeggiata o una escursione in compagnia dei propri familiari. Può anche essere suggerita la lettura di un buon libro in alternativa a compiti diversi. Quando non si vuol perdere l’occasione per non disperdere quel che l’insegnante ha trasmesso a scuola, gli stimoli non mancano. Basta saperne approfittare.

// L.C.
Desenzano del Garda

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