I chirurghi del Civile che hanno salvato la mia mamma
Sono Sergio Benevenia, scrivo queste parole a nome di mia madre Enrichetta Micheli e di tutta la nostra famiglia. Le vorrei raccontare spero in modo semplice e concreto ciò che ha scosso la nostra tranquilla esistenza: come potrà capire saranno parole di ringraziamento di cuore verso persone che si sono prodigate in tutti i modi. Mi scusi se l’emozione guida le mie parole in questo momento, ora Le racconto i fatti. Martedì 27/02/18 la mia mamma viene ricoverata d’urgenza presso la Terapia Intensiva della Unità Operativa di Cardiologia degli Spedali Civili di Brescia: dopo una breve attesa i sanitari ci informano che la situazione si presentava grave, purtroppo soffre di una patologia aortica tra le più severe e il cui esito può essere fatale a breve termine. Una piccola parentesi: mia mamma ha 84 anni, età che moltiplica il rischio operatorio. L’intervento chirurgico, indispensabile, viene eseguito dal Primario della Cardiochirurgia, Dottor Giuseppe Coletti con il suo staff: lunghe ore di impegnativo lavoro chirurgico, di ansia ed attesa per noi. Ora, semplicemente trascorsi 15 giorni con nostra madre finalmente a casa, il termine che vorrei usare è miracolo... ma credo che sia corretto dire il più grande esempio di professionalità, umanità e cura del paziente che io abbia mai avuto modo di apprezzare. In questa nostra Sanità spesso maltrattata spiccano viceversa medici, persone, che riescono ancora nonostante tutto a svolgere la propria missione, prendersi cura della sofferenza di un malato. Quindi senza dilungarmi ulteriormente voglio ringraziare il dottor Giuseppe Coletti per la grande professionalità dimostrata, lo staff medico infermieristico e ausiliario della Cardiochirurgia da lui diretta. Un ringraziamento particolare ai medici Costa Volpini della Terapia Intensiva, diretta dal dott. Affatato, della Cardiologia. Grazie per la professionalità, l’attenzione, l’umanità e la generosità dimostrata!
// Sergio Benevenia e famiglia Micheli e BeneveniaBedizzole
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