Guido Alberini, uno dei protagonisti della nostra città

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Gentile direttore, dopo una lunga malattia, un caro amico e compagno ci ha lasciati, mi ha lasciato nove anni fa lunedì 18 gennaio 2008, l’onorevole Guido Alberini, per diverse legislature eletto nelle file del Psi e membro del direttivo della Fiap (Federazione italiana associazioni partigiane). Alberini era nato a Brescia il 18 aprile 1938 ed è stato uno dei protagonisti della nostra città: consigliere comunale, assessore, vicesindaco, essendo stato eletto alle amministrative del 2003 nella lista dei Democratici di sinistra, partito al quale aveva aderito dopo la scomparsa del Psi. Il sindaco di Brescia Paolo Corsini e il vicesindaco Luigi Gaffurini così lo hanno ricordato: «La vita e l’azione dell’onorevole Guido Alberini sono state costantemente ispirate ad autentici valori riformisti e progressisti». E Valdo Spini: «Guido Alberini è stato un militante socialista, amministratore locale e deputato nazionale, svolgendo tutti i suoi incarichi con grande dedizione e onestà. Quando nel 1994 ogni organizzazione socialista sembrava compromessa, Albertini fu tra i primi ad abbracciare e sostenere la Federazione Laburista di cui fu tra i massimi dirigenti, seguendone il percorso nella costituzione dei Ds. Perdiamo con lui un militante serio, appassionato, una bella figura del socialismo italiano». Guido Alberini, era sposato e con una figlia, tra il 1984 e il 1987, aveva fatto parte dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto a Brescia e nelle file degli ex partigiani e nella segreteria dell’Anpi provinciale della quale Guido faceva parte, ma ne ha lasciato uno incolmabile anche a Milano tra quelli della Fiap e tra quelli di «Lettera ai compagni», alla quale aveva dato la sua preziosa collaborazione per lunghissimi anni. E ha lasciato un vuoto anche tra gli iscritti del Circolo di via De Amicis di Milano di cui fu attivo frequentatore e fervente sostenitore. Ricordo che tutta la Fiap - dal Presidente Francesco Berti Arnoaldi ai vice presidenti Bersellini, Biondo e Artali, ai membri del direttivo, agli associati, agli ex partigiani - così come il Presidente del De Amicis Mario Artali e tutti i membri del Consiglio direttivo del Circolo si erano stretti attorno alla famiglia di Guido Alberini condividendone il dolore. Laureato in giurisprudenza all’Università statale di Milano, Alberini esercitava la professione di avvocato. Dopo aver ricoperto i numerosi incarichi in sede locale sopra ricordati, Guido Alberini era stato eletto deputato per la prima volta il 3 giugno 1979 nel collegio di Brescia-Bergamo ricevendo un congruo numero di preferenze. Durante quella legislatura fu membro della Commissione Difesa. Fu eletto nel 1983 e riconfermato nella Commissione Difesa. Presentatosi per la terza volta, risultò eletto ancora nel 1987. Nel 1992, infine, fu proclamato deputato, subentrando, come primo dei non eletti, all’onorevole Sergio Moroni dopo la morte di quest’ultimo. Carissimo Guido ci hai lasciato, fra le tante eredità che non dimenticheremo mai un bell’esempio di stile il fascino delle «affinità elettive». Nell’Italia di oggi c’è tanto bisogno di buoni esempi, non disperdiamo la preziosa eredità morale che Guido ci ha lasciato.

// Renato Bettinzioli
Brescia

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