Guasto al telefono e riparazione a regola d’arte
In una situazione come l’attuale è opportuno e necessario segnalare le cose che funzionano. Nel recente nubifragio notturno un fulmine, con un boato, si è scaricato vicino alla mia abitazione. Alla mattina seguente mi sono accorto che il mio telefono, collegato alla linea fissa, era muto. Con artifici sono riuscito a segnalare il problema a Tim. Mi hanno riferito che sarebbe venuto un loro tecnico il giorno dopo specificando l’ora. Questo è arrivato, in modo molto cortese e professionale ha trovato il guasto e messo in funzione tutta la mia rete telefonica interna, miracoli del filo di rame, perché ho altri due telefoni collegati con quello base. Unico mio rammarico non ha voluto accettare nemmeno un bicchiere d’acqua.
Francesco ZanattaCaro Francesco, tra i massimi sistemi e le molte problematiche ardue che ci troviamo ogni giorno ad affrontare, oggi di lettera scegliamo la sua poiché ci presenta una situazione semplice, una soluzione normale, uno specchio riflesso del Paese in cui tutte le sante mattine ci vorremmo svegliare e per il resto del tempo abitare. Un guasto, la segnalazione, il tecnico che preciso esce, lo ripara, senza neppure accettare un bicchiere d’acqua (vogliamo pensare bene e immaginare che neppure se fosse stato di vino l’avrebbe voluto). Punto. È così difficile? Probabilmente no. E può darsi che sia il nostro osservatorio, che dopo tutto è quello delle segnalazioni anomale, ad essere sbilanciato in negativo, di parte. O forse è il contrario! I mali estremi sono molti e qua ne arriva soltanto una parte, poiché la maggior parte di noi, quando si trova di fronte a un muro, piega la testa e preferisce rassegnarsi che protestare. Chissà. Nel frattempo si goda il suo problema risolto e almeno questa volta noi preferiamo accontentarci del buono che c’è, senza indagare altro. (g. bar.)
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