Grazie ai dottori che mi hanno fatto nascere
Ciao a tutti. Mi chiamo Marta e sono nata solo alcuni giorni fa.
Da poco sono entrata nella mia nuova, bella casetta dove tutti mi aspettavano con ansia.
Oggi però voglio parlarvi della prima «famiglia» che ho conosciuto perché, se i primi cuori a battere per me sono stati quelli di mamma e papà, i primissimi occhi che mi hanno visto, le prime mani che mi hanno toccato e le prime cure che ho ricevuto sono invece quelli di tutto il personale del reparto di ostetricia dell'Ospedale Civile.
Per primo il mio grazie va al dott. Rampinelli e al dott. Signorelli che, per i nove mesi in cui stavo nel pancione, sono stati i miei «fotografi». Hanno questi nomi simpatici che li fanno sembrare piccoli e invece sono grandi professionisti: competenti e molto umani! Con la loro gentilezza hanno saputo tranquillizzare la mia mamma un po'... fifona. E poi un grazie gigante a tutte quelle persone che ho incontrato nei miei quattro giorni di ospedale
il mio ospedale a colori!
Camici bianchi, lilla, verdi, gialli e grigi tanti colori per distinguere ruoli e mansioni, tutti diversi ma tutti accomunati dallo stesso sorriso, le stesse premure, lo stesso amore per il proprio lavoro e per le persone.
La mia mamma me lo dice da sempre: «Qualsiasi cosa tu decida di fare nella vita cerca di farla con passione ed impegno. Accompagnali però con la gentilezza e il sorriso perché, al giorno d'oggi, è questo che fa la differenza!».
Se posso vorrei salutare con simpatia anche tutti i miei amici e vicini di culla del nido A, in particolare quelli che, per qualsiasi motivo si sono trattenuti più a lungo (magari anche solo per scrupolo dei medici) e a tutte le mamme che hanno tenuto compagnia alla mia rendendole il soggiorno persino piacevole!
Ora sono a casa e sono felice. Ho un super papà che fa tutto, sorellina, sorellona, cugine, nonni e zii che grande tribù, vero? È bellissimo essere qui ma non dimenticherò mai tutti i colori del mio ospedale! Un bacio a tutti e grazie.
Marta Mazza
Poncarale
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