Gli armaioli un «pezzo» di storia

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Ho letto con molto interesse la lettera dell'assessore alla Cultura del Comune di Brescia avvocato Andrea Arcai apparsa domenica 7 agosto corrente mese sul Giornale di Brescia e titolata: «Riconoscimento: L'inserimento di Brescia nell'Unesco» nel contesto della quale l'assessore riferisce, fra l'altro, che «L'eredità longobarda che rende unica la nostra città non risiede tuttavia solamente nei suoi monumenti, nel monumento fondato da Desiderio, ultimo re del popolo longobardo, ma anche in quello che è sopravvissuto nella nostra cultura e nelle nostre tradizioni». Un giustificato orgoglio per la brescianità è certamente rappresentato dal suo tradizionale e rinomato artigianato armiero esposto ora all'estinzione mentre attraverso una emblematica «International Handicraft Gallery» come impresa a carattere cooperativo potrebbe entrare in simbiosi con l'ambiente e l'ars venandi e soprattutto, in collaborazione con variegate interdisciplinari eccellenze artistiche, ricreare antichi e rari oggetti d'arte armiera non sottoposti a vincoli di legge e personalizzati per reintrodursi nel prestigioso spazio di collezioni d'arte pubbliche e private, nazionali ed internazionali. Nel contesto degli attuali eccezionali riconoscimenti del patrimonio culturale e artistico bresciano proporre, attraverso la raccolta di un numero importante di firme, come Patrimonio immateriale dell'Unesco anche questo suo tipico artigianato storico ed artistico è una possibilità da aggregare ad ulteriore valorizzazione delle preziosità di Brescia e la sua provincia. Per conoscenza preliminare riferimento Web: «Cni Unesco Patrimonio Immateriale» per la salvaguardia fra l'altro di «saperi e pratiche legati all'artigianato tradizionale». Nel frattempo potrebbe far parte del «Patrimonio d'Italia» nuovo prestigioso marchio creato dal ministro al Turismo onorevole Michela Brambilla per far conoscere realtà che potrebbero candidarsi ad assumere un ruolo di ambasciatori del nostro Paese nel mondo favoriti di una particolare promozione anche e soprattutto all'estero proprio in ragione della loro capacità di generare ricadute positive sui flussi turistici nazionali. In sintesi ha riferito il ministro «Con questa iniziativa senza precedenti partirà la valorizzazione del nostro patrimonio della tradizione». In primis «I luoghi della memoria» il pacchetto di eventi celebrativi per il 150esimo anniversario dell'unità d'Italia, progetto mosso dall'idea che la geografia e i luoghi siano una dimensione da recuperare assieme alle informazioni sulla loro eccezionale storia. In questo contesto si pone ora certamente anche la grande storia armiera italiana e particolarmente valtrumplina e bresciana nel periodo storico intercorso fra Medioevo, Rinascimento e Risorgimento.

Luigi Moretti
Armaiolo in Gardone Val Trompia

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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