Giuseppe Libretti, il consigliere a cui è intitolata la Sala

Presso la sede del nostro quotidiano è presente la sovente nominata «Sala Conferenze Libretti». Ho svolto una breve ricerca in rete ma non ho trovato notizie sulla persona a cui è stata intestata. Chi era questo signore al quale è stato intitolato l’importante luogo? Grazie per l’eventuale risposta che esaudirebbe la mia sete di curiosità.

// Paolo Parizzi
Brescia

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Gentile lettore, la sua curiosità merita una risposta. Giuseppe Libretti (1898-1986) è stato a lungo consigliere di amministrazione del nostro giornale e - come scrisse il collega Danilo Tamagnini sul GdB nel ricordarne la figura - «con impegno tenace e lungimirante, riuscì a far sì che la proprietà del quotidiano fosse interamente bresciana. Operazione ardua il cui esito mise in luce la sua abilità diplomatica e, soprattutto, il suo entusiasmo per il mondo dell’informazione». Un mondo cui si era avvicinato già nel primo dopoguerra con la collaborazione al giornale «La Sentinella». Caduto il fascismo, dopo aver dato il proprio contributo alla Resistenza, con la Liberazione Libretti divenne vicecommissario della Camera di commercio e segretario amministrativo provinciale della Dc negli anni di De Gasperi. Quindi assunse la carica di presidente dell’Ospedale civile, che in collaborazione con l’amico Francesco Montini «gli consentì - scrisse ancora Tamagnini - di completare la costruzione della nuova sede e di rendere l’ospedale della "sua" Brescia una delle strutture sanitarie più prestigiose del Paese». Infine fu anche presidente del Luoghi pii e della Croce Bianca. Una figura di spicco, dunque, nella Brescia del secolo scorso, ora ricordata da un auditorium che ha l’ambizione con i suoi eventi - oggi ad esempio con la scrittrice Simona Sparaco, recente vincitrice del premio DeA Planeta - di offrire un permanente spazio aperto d’incontro tra il giornale e i cittadini bresciani. Come avrebbe auspicato senza dubbio lo stesso Libretti. (g.c.)