Genio e sregolatezza non sempre vincenti e Conte lo dimostra
Una volta nel calcio spesso, riferendosi a questo o quel giocatore, si era soliti parlare di genio e sregolatezza, trattandosi di campioni, in grado di risolvere la partita con una giocata delle loro. Oggi il mister della nostra Nazionale di calcio ci sta dimostrando che si può anche vincere, vedi con la Spagna, certamente titolata anche se alla fine di un ciclo, mettendo in campo dei giocatori operai, che privilegiano il gioco di squadra all’estro dei singoli. E questo nuovo modo di approcciare la partita, anche contro il Belgio è accaduta la stessa cosa, sinora è stato producente. Tant’è che in questi giorni tutti i media hanno inneggiato a Conte per aver saputo, seppur con la precarietà concessagli dai vari Club, farci meritare gli applausi degli italiani, non più avvezzi a fatti del genere. Sabato, però, ci aspetta la Germania, un altro osso duro. La tradizione è dalla nostra parte, ma coi panzer non avremo certo vita facile. Ma son certo che, ancora una volta, il nostro Ct avrà ben studiato le mosse a tavolino, anche perché costretto a rinunciare ad un pedina di valore come De Rossi. Una cosa, però, non vorrei mai dovesse accadere, che cioè, se dovessimo perdere, dagli altari si dovesse finire nella polvere. Certa stampa ci ha, purtroppo, abituato a questo film. Nel fare gli auguri ai nostri Azzurri, voglio ricordare loro che i tedeschi sono certamente tenaci e vorrebbero sempre comandarci, ma la nostra fantasia è stata spesso vincente ed ora che abbiamo acquisito la loro stessa mentalità possiamo pensare di poterli mandare a casa. Sarebbe una bella rivincita su mamma Merkel!
// Luigi CavalieriDesenzano del Garda
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