Finiamola con le parole straniere
Questa lettera è per pregarla a mani giunte di far cessare il mio stillicidio avanti e indietro dal mio studio, dove c'è assieme agli altri, il vocabolario di inglese.
Mi spiego - le parole in inglese sono sempre più frequenti nei titoli e negli articoli del «Brescia». Perché? Forse in italiano non esistono termini più o meno tecnici, anche se meno incisivi, che possano egregiamente sostituire quelli inglesi? Così non solo chi non conosce l'inglese ma anche chi l'ha studiato più o meno a fondo, è costretto a un continuo avanti e indietro a consultare il vocabolario per aprire il mistero delle sogghignanti parole foreste.
Come il sottoscritto, tanti lettori praticano questo... salutare sport. Ripeto e rivolgo al direttore del «Brescia» un rispettoso «Perché?». Fino a prova contraria siamo italiani e abbiamo una nostra lingua!
Dario Mutti
Brescia
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