Eugenio, ormai prossimo alla pensione
Focalizzo solo ora che Eugenio, il meccanico che da anni segue il nostro parco mezzi, è prossimo alla pensione. È giunto per lui il tempo che molti sognano, quello... di andare nel bosco. Non c'è ironia in questa definizione, anzi. Si sta solo citando un detto Indù che confronta la vita umana al ciclo della natura: «Quattro sono le stagioni dell'uomo. C'è il tempo per imparare, c'è il tempo per insegnare, viene poi il tempo per andare nel bosco e, infine, c'è il tempo per essere mendicanti». Nel suo armadietto Eugenio tiene una bellissima fotografia. È immortalato con tre colleghi, meccanici, tutti sbarbatelli, tranne lui che fiero mostra una meravigliosa barba alla Kabir Bedi. Giovanissimi ventenni, la stagione in cui si deve imparare dagli altri, con pazienza e umiltà e si tiene il mondo nelle mani. Così poi, con debita formazione, si entra nella stagione adulta quando si ha il dovere di testimoniare e ammaestrare gli altri, sia sul lavoro che nella famiglia e nella realtà in cui si vive. E questo Eugenio lo ha saputo fare fino all'ultimo guasto, all'ultimo intervento, tutto ben fatto, sempre, a regola d'arte, complici sicuramente la sua forte personalità, professionalità e umiltà che hanno contribuito a renderlo per noi non solo un trasversale collega (non siamo dipendenti della stessa azienda) ma un amico, un fratello maggiore. Ora per lui giunge il momento in cui è necessario pensare a se stessi, ritrovando il silenzio del bosco, la quiete, la riflessione, il distacco dal rumore rombante delle ruspe e dei dumper, dall'unto dell'olio nero, dalle scottature, dai geloni alle mani, lontano dall'estenuante necessità di dover ogni giorno garantire sicurezza, affidabilità e funzionalità alle cose per le persone. Conoscendo Eugenio, crediamo che non se ne starà con le mani in mano, certo saprà sapientemente scegliere e gustarsi «il suo cammino nel bosco», per prepararsi poi ad entrare nell'ultima fase, quella del «mendicante», il tempo in cui si cancella l'orgoglio e il possesso e si diventa piccoli, dove si ritorna bambini, e ogni cosa passa in mano agli altri e alla Provvidenza. E tutto ciò che è stato diventa Grazia e ringraziamento. È l'augurio che facciamo a Eugenio e, che in fondo, vorremmo anche per noi...
Colleghi di Eugenio Uboldi
In servizio presso la discarica di Montichiari
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