Esenzione bollo per disabili. La nostra odissea

Sono padre di un ragazzo disabile, certificato al 100%. Ho deciso di rendere pubblico questo fatto, non per mera questione economica (anche se i soldi sottratti alla disponibilità di un disabile, hanno un peso specifico maggiore), ma per affermare un principio di giustizia, che viene messo in discussione da comportamenti poco professionali ed atti conseguenti. Non voglio privilegi (anche se parlare di privilegi per i disabili è un potente ossimoro), ma solo quello che mi spetta. Elenco i fatti, per i quali ho la documentazione: 1- Istanza di esenzione bollo accettata del 19/09/2012. 2- Richiesta di trasferimento esenzione, dalla vecchia vettura rottamata a quella attuale, accettata in data 23/01/2021 e 25/03/2021, con decorrenza 01/06/2021. 3- Lettera di Regione Lombardia del 05/06/2024, che segnala il mancato pagamento del bollo per gli anni 2021-2022-2023, perché, secondo i loro controlli, mio figlio non risulta a mio carico. 4- Mia mail alla Regione del 18/06/2024, con allegati i documenti, che dimostrano il contrario. 5- Lettera della Regione del 20/05/2025, che mi contesta il mancato pagamento del bollo, per il solo 2023. 6- Mail di UTR Brescia del 16/07/2025, in cui mi comunicano che i funzionari hanno verificato che nel 2023, mio figlio era a mio carico. Mi allegano un nuovo modello di esenzione da compilare (perché visto che nessuno ha revocato quello in essere?). 7- Mail di UTR Brescia del 25/07/2025, dove si comunica l’accettazione della richiesta di esenzione con decorrenza 06/2023. 8- Lettera della Regione del 24/06/2025, con ingiunzione di pagamento per il bollo 2022. Tempo 60 giorni dalla notifica, pena fermo amministrativo/iscrizione a ruolo coattivo. 9- Faccio memoria difensiva, con invio dei documenti: 10- Lettera della Regione del 07/08/2025, dove si comunica testualmente: «si conferma la validità dell’Ingiunzione relativa all’annualità 2022. L’esenzione per il veicolo è stata riconosciuta con decorrenza a partire dal 01/06/2023, pertanto non risulta applicabile al periodo trattato». Avete capito? C’era in essere da anni un’esenzione bollo, mai revocata. Per sanare la posizione anno 2023, frutto di un loro errato controllo, mi fanno sottoscrivere una nuova esenzione, per poi affermare che non la possono utilizzare per il 2022. Però fino al 2022 valeva quella in essere da anni. O no? 11- Con mail alla Regione del 11/08/2025 evidenzio queste contraddizioni e chiedo interessamento e collaborazione: nessuna risposta. 12- Scelgo il male minore e l’11/09/2025 pago. Ho parlato con il Presidente dell’Anmic Brescia, il quale mi ha detto che è una questione da Giudice di Pace, che però servono gli avvocati, che costano, che avrei speso più soldi rispetto al pagare quanto sopra descritto. Un breve incontro e tanti saluti. Ognuno tiri le sue conclusioni. Io dico la mia: se di fronte a queste piccole problematiche, un ufficio importante, di una Regione importante, attiva un cortocircuito burocratico/professionale di questo tipo, non oso pensare a cosa possa succedere di fronte a situazioni molto più complesse e difficili.
Lettera firmataCarissimo, se la vicenda non fosse dolorosa, diremmo che ci ha fatto venire in mente la frase di «Per un pugno di dollari», di Sergio Leone: «Quando un uomo con il fucile incontra un uomo con la pistola, quello con la pistola è un uomo morto». Nel nostro caso, più che un fucile, quella in mano alla burocrazia, è una rete, di quelle che usavano nelle arene i gladiatori, una rete che avvinghia, soffoca e alla fine costringe alla resa del più debole. Tutta la nostra solidarietà allora e complimenti non soltanto per il puntiglio, che le permette di passare dal torto alla ragione, ma anche per l’ostinazione, il non arrendersi, che trasforma il problema di uno in un monito per tutti. Grazie. (g. bar.)
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