Esasperati dai comportamenti di alcuni cacciatori

AA
Sono residente a Lonato del Garda. Vi scrivo per l’esasperazione a cui siamo arrivati io e la mia famiglia, a causa di mal comportamenti che persistono da parecchi anni, comportamenti tenuti da molti cacciatori (soprattutto residenti in questo Comune) che mettono in difficoltà me, la mia famiglia, la nostra vita e la nostra attività di B&B (e sicuramente sono molestati anche gli altri cittadini del centro che subiscono anch’essi gli effetti di tale condotta). Casa nostra ed il nostro giardino è a pochi metri di distanza dalla Rocca Viscontea e confina per un lato con la strada comunale di via dei Fanti, dalla quale i cacciatori, tagliano spesso la rete posta come confine tra la strada ed il giardino, accedono senza problemi al nostro giardino entrando, scavalcando, sparando. Il nostro giardino non è completamente recintato tipo fondo chiuso, ma gli accessi non sono tenuti aperti, bensì dotati di cancelli, ma ciò non dissuade i cacciatori di Lonato ad introdursi. La Rocca Viscontea è visitata assiduamente da scolaresche, portate con i pullman delle scuole, da turisti e visitatori in generale, visitatori che si ritrovano a passare dalla stessa via dei cacciatori. Inoltre i cacciatori si spingono fino a sparare nelle mie aiuole floreali ai lati della casa e tra i nostri ulivi secolari, dove poi abbandonano cartucce (soprattutto esaurite ma capita di trovare munizioni ancora integre!) e scarti vari di proiettili. I suddetti cacciatori vengono redarguiti ed invitati a tenere comportamenti idonei da me (30 anni) e da mio padre (70 anni) quando li troviamo nei pressi dell’abitazione, ma rispondono che dobbiamo pensare ai nostri affari e non intrometterci nei loro, minacciando spesso e volentieri di «farci star zitti», oppure che le cartucce anziché raccoglierle ce le avrebbero fatte mangiare!!! I cacciatori sono arrivati a «suggerirci» di vestirci con il giubbotto catarifrangente per essere più facilmente individuati mentre facciamo lavori di raccolta o potatura di ulivi, così da facilitare loro la caccia! Ho trovato sempre in giardino (50 mt dalla casa) un archetto per caccia, che ho consegnato alla stazione dei carabinieri di Lonato del Garda. Ogni anno raccogliamo dai 25 ai 40 chili di cartucce! Da metà settembre 2014 si trovano cartucce anche sulla strada di via dei Fanti! Ogni settimana segnalo al Comune ed alla Provincia queste vessazioni e questi comportamenti scorretti, ma gli effetti sono inesistenti tanto da farci sentire impotenti. Com’è possibile che nessuno tra Comune, Provincia e Forze dell’ordine riesca a controllare questa zona di verde immersa tra le case ed i monumenti del centro storico? Quale responsabilità ha il Comune nei confronti di un’attività ricettiva aperta nel maggio del 2011 che paga le care tasse ed è costretta a lavorare ostaggio di queste persone? Come posso vendere soggiorni se la mattina alle 6.30 i miei ospiti vengono svegliati da colpi ripetuti di fucile a meno di 50 metri dalla casa e dai cani che corrono e abbaiano, guaiscono, latrano, mugolano e ululano? Cani che frequentemente hanno ferite sanguinanti e condizioni non ottimali di salute, tagli, cicatrici fresche etc... Come può il Comune non rispondere della sicurezza che viene a mancare in questa zona storica e turistica importante cittadina? L’Italia è l’unico Stato europeo che ha una legge che giustifica e permette a persone armate di entrare ed attraversare zone di proprietà privata, campi coltivati e giardini, senza che i proprietari o residenti ne possano limitarne la circolazione. Inoltre la quantità di piombo (piombo ed i suoi componenti sono nocivi) presente sul mio terreno coltivato chi me lo va a recuperare? Aiuto! Non so più a chi rivolgermi e ho il forte sospetto che nelle mie condizioni ci siano troppe persone e famiglie! Pubblicate la lettera per vedere quanti vostri lettori siano nella mia identica condizione! Aiutateci, so che siete un giornale vicino anche agli stessi cacciatori e per questo vi suggerisco di pubblicarla, poiché ci sarà anche qualche cacciatore «rispettoso» delle regole che si sente urtato come me da questi orridi comportamenti. Alessandra Rossi Lonato

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