«Equitalia applica le leggi anti-evasione»

RISCOSSIONE TRIBUTI
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In merito all'articolo pubblicato venerdì 8 luglio, dal titolo «Basta con le vessazioni di Equitalia», ancora una volta siamo costretti a sottolineare la superficialità con cui, in certe sedi, vengono trattati argomenti che riguardano la riscossione dei tributi.
L'attività di Equitalia è regolata da leggi emanate dal Parlamento, lo stesso Parlamento che in questi giorni sta modificando alcune di queste norme, a cui gli Agenti della riscossione si adegueranno con la consueta prontezza. Equitalia opera in base a un mandato assegnatole per legge, opera seguendo le norme e a esse si attiene e ne risponde sia agli enti creditori sia alla Magistratura contabile.
Sorprende che siano proprio alcuni esponenti di partiti politici a sollevare incongruenze su norme che gli stessi partiti hanno varato in Parlamento.
In un Paese in cui l'evasione fiscale è stimata in 12 cifre, è singolare ascoltare e leggere dichiarazioni che non tengono conto di chi, anche con fatica, continua a essere in regola con i propri doveri fiscali e contributivi, mentre si continuano a cercare giustificazioni per consentire a chi è fuori dalla legalità fiscale di trovare scappatoie e pretesti per non pagare quanto dovuto alla collettività.
Equitalia ha dato sempre ampia disponibilità a tutte le istituzioni per collaborare su tematiche di così elevato impatto sociale, anche in casi paradossali come quello di un Consiglio regionale che da un anno ha votato una risoluzione per creare un osservatorio su Equitalia ma che ancora oggi non risulta neanche istituito.
Ciò può significare solo due cose: o che, nonostante i proclami qualche volta sbandierati con grande superficialità sui media dai politici di turno, il lavoro svolto da Equitalia in favore della collettività è corretto, oppure che si tratta di tentativi di polemizzare per fini diversi da quelli dichiarati, senza avere né capacità né possibilità di contestare alcunché.
Il tutto dimenticando come sia stata proprio Equitalia ad aprire sul territorio tavoli con le rappresentanza sociali ed economiche e con le istituzioni per affrontare i problemi di tenuta del sistema nel suo complesso: è successo in Puglia, in Piemonte, in Liguria, in Basilicata e in Sardegna.
Il richiamo contenuto nell'articolo alla «mole di riscossioni» che ha riguardato i contribuenti lombardi è da ricondursi al fatto che la Lombardia è la regione che nel 2010 ha contribuito in maniera maggiore al recupero dei tributi e contributi evasi in passato.
Questo significa semplicemente che i cittadini lombardi stanno dimostrando grande responsabilità cercando di sanare i loro debiti con tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione, compresa la rateizzazione delle cartelle che sta consentendo in tutto il Paese a oltre 1,3 milioni di contribuenti di pagare con più facilità gli importi dovuti ai vari enti creditori.
Per questo, con la serenità di chi svolge correttamente, onestamente e a testa alta il proprio lavoro, Equitalia continuerà a restare a disposizione di cittadini e istituzioni, assumendosi quando capita anche la responsabilità di eventuali errori commessi, e proseguirà nella sua missione istituzionale che consiste, al di fuori di sterili polemiche, nel contribuire a recuperare l'evasione da riscossione.
Angelo Coco
Direttore centrale
Servizi Enti e Contribuenti
Roma

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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