Ecco i problemi e le responsabilità degli autisti di bus

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Alla guida di bus urbani capita di venir aggrediti verbalmente per situazioni in cui le persone che non fanno il nostro lavoro non comprendono o non conoscono. Ad esempio il ritardo del mezzo pubblico non è causa dell’autista che va al bar a bere un caffè, se lo facciamo è per esigenze fisiologiche, ma è causa del non rispetto del codice stradale, auto in sosta vietata che causano rallentamenti o bloccano il passaggio del bus e le lunghe code negli orari di punta, queste sono le prime due cause di maggior rilevanza. Poi ci sono le regole a cui dobbiamo attenerci per servizio e per tutela, e regole di bordo che pochi conoscono o non seguono, tipo solo cani di piccola taglia e con museruola, gli orari esposti sono indicativi, salita e discesa fuori fermata non sono possibili, segnalare con un cenno visibile di voler salire e suonare il campanello per scendere preparandosi alla porta, entrambi per tempo, la fermata va effettuata all’interno dell’area si sosta delimitata e la suddetta area deve esser libera sia prima che dopo per consentire l’avvicinamento al marciapiede e la ripartenza, per l’acquisto del biglietto solo con moneta. Queste sono solo una piccola parte dei regolamenti del trasporto pubblico che gli utenti, ricordo, accettano automaticamente utilizzando il bus, per le auto esiste il Codice della strada. Ma il suo collega lo fa», siamo in tanti e tutti diversi, ognuno fa ciò che crede giusto, «ci vuole buonsenso» quando possibile lo usiamo, ma per entrambe le situazioni la responsabilità del mezzo e delle persone è nostra ed il regolamento è la cosa che più ci tutela con le responsabilità che abbiamo non vale la pena prendersene altre. Più l’autista rimane tranquillo più ne guadagna il servizio e di conseguenza l'utenza.

// FB Urbanbus.bs

Gentile lettore, la ringrazio per averci offerto un punto di vista che non viene considerato spesso da chi si ritrova un servizio pubblico ritenuto non adeguato (e spesso magari lo è) e se la prende con il «primo che trova»: l’autista, il più immediato contatto tra gestore e utenza. L’autista - ci spiega - è vincolato al rispetto di regole per la sicurezza di tutti i passeggeri, ed è a sua volta «vittima» di comportamenti irregolari, ad esempio, di altri automobilisti o utenti della strada. In sostanza, mi verrebbe da dire che si è tutti, utenti e autisti, sulla stessa barca… pardon autobus, e che perciò la maleducazione (dei passeggeri e talvolta anche di qualche operatore)e il prendersela a vicenda non sono certo la via migliore per risolvere problemi ed inefficienze di un sistema di trasporti pubblici che si vorrebbe all’altezza delle aspettative di noi utenti e dell’importanza strategica per le nostre comunità che tutti - a parole - gli riconosciamo. (g.c.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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