Ecco finalmente il fascino discreto dell’autunno

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Il sole invitto continua a donarci materne, tenere carezze alle quali è dolce indugiare. Socchiudo gli occhi ad ascoltare il silenzio, a leggere i miei pensieri e quelli di un amico lettore, Gianmario Andrico, che lessi nelle «Lettere al Direttore» qualche tempo fa. Speciale emozione scoprire lo stesso amore per l’autunno e l’antipatia per l’estate! Forse siamo rimasti solo noi due ad attendere frescura, pace, silenzi, crepuscoli brevi che preludono all’intima quiete della sera. Grazie autunno ingioiellato di colori in un magico girotondo di frutti e foglie. Magari ci aspetta un’intima cucina preparata per una saporosa cena da condividere con amici e famigliari nella gioia del ritrovarsi. Basta insalate di riso, tagliate di manzo, grigliate… È tempo di spiedo, brasati profumati e caldarroste. L’invitante paciosa polenta, amica dei cibi succulenti, quanto ipercalorici, ci suggerisce qualche digestivo bicchiere di rosso. Si è realizzato che non amo l’estate. Stagione per me troppo esasperata, troppo calda, troppo esteriore, troppo lunghi i crepuscoli che tardono a comporsi in silente notte. L’ozio e la pigrizia per la calura, inducono ad una sterile sopportazione del tempo; anche il fisico non è certo tonico e la mente creativa! Ma… a qualcuno piace caldo! La maggior parte degli italiani adora l’estate, quella vera: una lunga estate calda. Già in giugno attende con ansia di stendersi al sole per la mitica, obbligatoria abbronzatura. Gli umani, in questa stagione, sembrano ingurgitati in affollate mete, in una frenesia di movimento, divertimento e pure di inverosimile, stravagante abbigliamento. Ora il mio viso ha ripreso colore, quello appena ambrato del sole di ottobre ed il sorriso irradia stupore alla bellezza che amo. Nel silenzio del bosco variegato di sfumature barocche si ode qualche tonfo ovattato dal fogliame assopito sul terreno: sono i ricci spinosi, preziosa culla dalla quale occhieggiano curiose le brune, lucide castagne! Non sarebbe male un bagno in una tiepida piscina termale, mentre il cielo si tinge di sfrenate scie aranciate che incantano e fanno ammutolire anche il popolo degli uccelli. In un alternarsi di luce ed ombra i calici dei fiori, offerti al cielo, esalano l’ultimo profumo per te dolce autunno!

// Alessandra Bellometti

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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