È sulla ricerca scientifica che oggi bisogna puntare

Sono fisico e mi diletto a fare ricerca e mi rendo conto della quantità di risorse che noi spendiamo per formulare una risposta credibile alla domanda: qual è la forma più intelligente su cui val la pena puntare per dare più certezze e serenità alle future generazioni? Quante proposte vengono formulate, ma purtroppo c’è ancora - preferisco dire - carenza d’informazione. Prendiamo alcuni esempi che calzano, dalle 6-7 energie alternative, anche queste purtroppo non vengono risparmiate da critiche... (con poca fantasia tutto è criticabile). Il bello è che sentirle raccontare da chi si oppone sembrano essere davvero improponibili, non viene risparmiato dalle critiche neanche il geotermico (dove il sottoscritto ha speso tante energie per evidenziare l’importanza di questa fonte non inquinante a costo zero). A proposito ancora della mancanza d’informazione: viviamo sopra un enorme serbatoio di metano! Perché allora non sfruttarlo? Ancora una volta si scivola, detesto dire nella ignoranza ma diciamo carenza di informazione: i giacimenti ci sono sì, però troppo dislocati, troppo lontani uno dall’altro dovremmo costruire tantissimi pozzi con spese insostenibili e si potrebbe andar avanti con gli effetti dannosi della carenza d’informazione. Ma torniamo alla domanda iniziale: su quale forma più intelligente val la pena puntare? Sintetizzando, è sulla ricerca scientifica che noi dobbiamo puntare, educare i nostri giovani, non a livello universitario (sarebbe ormai troppo tardi) ma dalle elementari per farli crescere con una mentalità sensibile alla importanza della ricerca scientifica, creare un vivaio dove poter attingere. Rispetto alla ricerca scientifica è sufficiente osservare le tante idee che sovente passano inosservate, apparentemente superflue. Tra queste citiamone alcune... Quando assistiamo a una competizione di Formula 1, ci viene mai da pensare che di fatto sono i risultati di una competizione scientifica tra l’italiana Ferrari e la giapponese Honda, competizione nella quale quest’ultima costruisce un motore che spinge l’automobile ad una velocità superiore, sfruttando la robotica e la trasmissione senza fili. Alcuni dicono sia l’energia del futuro; treno a energia solare; batteria in vetro un elettrolito rivestito di litio (la sua capacità è ben tre volte superiore rispetto alle normali batterie); cinque enormi turbine eoliche galleggianti in grado di produrre 30 MW; la CO2, cioè il biossido di carbonio, attraverso una reazione elettrochimica, questi sottoprodotti sono impiegati per generare elettricità e gas idrogeno. Non mancano le occasioni per metter in luce la propria fantasia anche in altri settori aldilà della produzione di energia: biologia, ottica, acustica, nucleare e si potrebbe andare avanti...! E se anche molte delle suddette iniziative non fossero realizzabili, nulla importa: importa rendersi conto che solo gettando l’amo si può prendere il pesce.
// Loris MenghiniBrescia
Gentile lettore, nel mondo contemporaneo, la ricerca scientifica è fondamentale perché implementa la tecnologia di cui ciascuno di noi può fruire nella quotidianità offrendo incredibili opportunità alla nostra vita e alla qualità della stessa. Alla luce di tutto ciò risultano perciò incomprensibili certe posizioni anti-scientifiche che in questi ultimi anni hanno preso piede. È pur vero che è stata la scienza a portarci all’arma atomica e che certa ricerca viene finalizzata ad interessi economici esclusivi di qualcuno. Ma la sfida che ad esempio pongono oggi i cambiamenti climatici in atto, non può essere affrontata senza il fondamentale apporto della ricerca scientifica. Si tratta, semmai, di impiegare con intelligenza e giudizio i risultati che essa offre (ma qui si apre un altro capitolo). Quello che mi pare importante, soprattutto per il nostro paese, è che si inizi fin dalle scuole primarie a stimolare i ragazzi e le ragazze perché si avvicinino in modo positivo e curioso alle scienze per poterne scoprire il fascino. E l’importanza. (g.c.)
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato