Due parole e grazie a una persona per noi speciale

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Vorrei attraverso la redazione far giungere questo scritto al gentilissimo vice direttore Gabriele Colleoni che parecchie volte ha commentato le mie lettere, ho il rammarico di non averlo mai visto di persona per scambiare due parole. Quindi mi farebbe molto piacere se gli recapitaste i miei auguri di buona vita! E al nuovo vice direttore Giorgio Bardaglio i miei auguri di buon lavoro nella bellissima rubrica «Lettere al Direttore».
Maristella Apostoli

Cara Maristella,

ringrazio per gli auguri di buon lavoro, scusandomi se su questo sono spiccio, preferendo invece soffermarmi sugli altri due punti che sottolinea.

Il primo riguarda queste pagine delle lettere, che rispondono a una tradizione antica, particolarmente cara all’attuale direttrice e mantenuta con convinzione dal Giornale di Brescia, a differenza di altre testate, che l’hanno resa marginale o drasticamente ridotta.

Concordo sull’aggettivo che ha scelto: sono pagine «bellissime», poiché dando voce a lettori e lettrici creano insieme un legame e una rappresentanza, un’appartenenza, che poi è ciò che trasforma un insieme di individui in una comunità, il luogo geografico in una terra.

È con questo spirito - e veniamo al secondo punto - che ne ha particolarmente avuto cura Gabriele Colleoni.

Ora, se volessimo fargli un dispetto, proseguiremmo tessendone gli elogi, elencando i molti meriti, citando la messe di encomi ricevuti anche negli ultimi giorni (la sua e un’altra, qui sotto, le pubblichiamo), da colleghi e semplici cittadini. Conoscendolo però sarebbe una stilettata, poiché oltre alle molte qualità Gabriele ne possiede una in cui spicca: l’umiltà. Pochi fronzoli e orpelli allora, bensì un grazie sincero, un abbraccio e mille di queste lettere, di limpida riconoscenza. (g.bar.)

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