«Dopo di noi», una sensibilità che impegna tutti

Lettere al direttore
Lettere al direttore
AA

Domani, 3 dicembre, si celebra la giornata mondiale delle persone con disabilità ed io devo ringraziare ogni giorno tutte le persone che ho incontrato. Grazie per aver dato uno scopo alla mia quiescenza pensionistica, per gli abbracci che mi avvolgono tutta, per i baci schioccanti, per i sorrisi pieni di gioia, per l’energia che travalica il dolore dei loro genitori e diventa sconfinato amore che si fa cura. Devo chiedere scusa per non essere ancora stata in grado di creare una sensibilità che sappia concretizzarsi nella realizzazione del «dopo di noi» per i disabili gravi: quelli più nascosti, più ignorati, più difficili da gestire nella quotidianità. Entriamo nel loro mondo per scoprire il loro esistere, non soltanto il 3 dicembre ma ogni giorno per costruire un mondo realmente inclusivo verso tutti.

Maria Bertoli
Rodengo Saiano

Cara Maria, non deve chiedere scusa: «creare una sensibilità», così come promuovere massicciamente «l’amore che si fa cura» è impresa ardua, che necessita del contributo di molti, non dello sforzo di uno. Facciamolo insieme allora, uniamo le forze per un «dopo di noi» che sappia offrire sicurezza e insieme orizzonte, speranza. (g. bar.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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