Disposto a lavorare gratis: l’obiettivo è non invecchiare

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Ho notato che il suo giornale ha dato spazio diverse volte ad aziende che cercavano personale, e sicuramente qualcuno le sarà grato per questo. Oggi anche io tramite il suo quotidiano voglio dare la mia disponibilità al lavoro, poi deciderà Lei se accontentare questa mia richiesta... un po’ anomala. Le dico anomala, perché io ho intenzione di offrirmi per lavoro ... gratis! Per essere più preciso e non creare equivoci dico: io sono disposto a lavorare gratis, dalle quattro alle sei ore al giorno per 5 giorni a settimana. Chiaramente il costo dello spostamento in auto, almeno quello, mi sia contribuito. Che cosa so fare? Le allego il mio curriculum, vediamo se c’è ancora qualche azienda bresciana che sa investire ancora negli over cinquanta. Io non ho nulla da perdere, (sono quattro anni che sono disoccupato), ma rimanendo a casa a fare nulla, sto diventando vecchio giorno dopo giorno (non anziano). L’azienda può acquisire una persona con una buona dose di esperienza e sapere che è a sua disposizione al costo giornaliero di una pizza!Nemmeno gli stage, costano cosi poco!

// Diego Bertoli
Esine
È troppo facile liquidare questa lettera con un «la legge non lo consente». Proponendosi per un lavoro gratuito Diego Bertoli (che vive in Valcamonica) mette all’angolo ragioni sindacali, oltre che assicurative, e anche l’obbligo della retribuzione del lavoro. Sa che il volontariato in fabbrica non è consentito ma con la sua provocazione rende evidente una grande e bruciante verità: senza lavoro si invecchia. E una società che invecchia anzitempo - seppur rispettosa delle leggi - è una società morta. Diego Bertoli non ci sta e chiede di poter andare oltre. Di poter riprendere le redini della propria vita. Chi gli vuole rispondere? (n.v.)

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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