Dispersa l’acqua e bolletta alle stelle: bisogna intervenire

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Volevo metterla al corrente di un fatto secondo me molto increscioso: nella strada dove sono residente, a Padenghe sul Garda, si è verificata una importante perdita d’acqua, proprio dove sono stati di recente cambiati i contatori. Abbiamo chiamato il centralino di Acque bresciane segnalando la grossa perdita d’acqua ma nessuno è ancora intervenuto. Ci hanno detto che se non ci sono allagamenti, non c’è fretta. Mi chiedo: perché tutto quello spreco di acqua? Chi lo pagherà? Fatte queste premesse, capirà perché fatico davvero ad accettare di ricevere bollette spropositate (l’ultima di 720 euro, quella precedente di 318 euro) nonostante io viva da solo. È nell’andare a controllare i contatori dopo l’ultima bolletta salatissima che ho notato che la perdita d’acqua persiste (anche se esterna alla tubatura di mia competenza) ed è per questo che ho richiamato la società di distribuzione. Mi sono risentito dire che, siccome la strada non era allagata, per loro non era una priorità. Allora mi chiedo, perché noi paghiamo bollette esagerate e loro si permettono di sprecare così inutilmente tanta acqua? Condivido con lei il video della perdita e sono pronto a mandarlo a chiunque non ci creda. Si badi bene, la strada non è allagata. E neppure la mia casa. Ma le mie bollette sono sempre più salate e l’acqua sgorga a fiotti... Eppure non è una priorità...
Lettera firmata

Gentile lettore, ritengo preziosa ogni segnalazione che riguardi dispersioni di acqua. Anzi, lo ritengo un dovere civico perché l’acqua, e l’abbiamo capito bene nei mesi scorsi con la siccità che ha colpito i nostri territori, è un bene comune fondamentale. Il cui valore va ben oltre il pur importante risparmio che comporta per le tasche dei singoli utenti. Purtroppo per anni abbiamo colpevolmente ignorato o trascurato la grande percentuale di dispersione di acqua del nostro sistema idrico. Che toccava lo scorso anno il 42 per cento, secondo i dati Istat (anche se la Lombardia in questa statistica risultava la regione più virtuosa con il 21 per cento). Ben vengano dunque le segnalazioni da inoltrare ai Comuni o agli enti cui compete la gestione del ciclo idrico (oltre che ai giornali). Comunque dicevano i latini «gutta cavat lapidem»: goccia dopo goccia (salvata) con le segnalazioni e con gli opportuni interventi di manutenzione degli acquedotti, potrebbe sgretolarsi anche la cattiva abitudine di sprecare il nostro «oro blu». (g.c.)

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