Dal Venezuela preoccupazioni che ci riguardano

Lettere al direttore
Lettere al direttore
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Noi, cittadini venezuelani residenti a Brescia, scriviamo questa lettera aperta per esprimere la nostra profonda preoccupazione per la grave violazione del nostro diritto al voto che si sta verificando nel nostro Paese d’origine, in vista delle prossime elezioni presidenziali del 2024. Le nostre preoccupazioni si sono intensificate a causa di due recenti sviluppi: 1. Mancata apertura del Registro Elettorale all’estero: il 18 marzo 2024, il Consiglio Nazionale Elettorale (Cne) ha annunciato che il Registro Elettorale all’estero non sarebbe stato aperto come previsto. Questa decisione priva migliaia di cittadini venezuelani residenti all’estero del diritto di voto. Si tratta di una grave violazione dei diritti umani e di un ostacolo significativo alla partecipazione democratica. 2. Elezioni presidenziali non libere e non eque: le continue violazioni del regime di Maduro, come la politicizzazione del Cne, le intimidazioni agli oppositori e i brogli elettorali, fanno temere che le elezioni del 2024 non saranno né libere né eque. La mancanza di garanzie democratiche rende impossibile per il popolo venezuelano scegliere liberamente i propri rappresentanti. In aggiunta a queste preoccupazioni, ribadiamo quanto già espresso: la privazione del diritto al voto è una grave violazione dei diritti umani che ha profonde conseguenze per il futuro del Venezuela. Il popolo venezuelano ha bisogno del sostegno della comunità internazionale per monitorare le prossime elezioni e per garantire che il diritto al voto sia finalmente rispettato. Chiediamo alla comunità internazionale di: condannare la decisione del Cne di non aprire il Registro Elettorale all’estero. Fare pressione sul regime di Maduro affinché garantisca elezioni presidenziali libere ed eque. Continuare a supportare il popolo venezuelano nella sua lotta per la democrazia e il diritto al voto. Noi, cittadini venezuelani residenti a Brescia, continueremo a lottare per il nostro diritto al voto e per un futuro migliore per il nostro Paese.
I cittadini venezuelani
residenti a Brescia

Carissimi,

questa pagina ha la sua forza - e la sua fortuna - nell’ospitare ogni giorno argomenti vari e vasti, costringendoci ad essere attenti e aggiornati su tutto. Compreso ciò che avviene in un altro emisfero del pianeta, a una dozzina di migliaia di chilometri di distanza.

Che è poi il motivo per cui un giornale come il nostro non si occupa soltanto di vicende locali, bensì conserva con fierezza le pagine iniziali riservate a quanto accade nel resto d’Italia e del mondo.

Proprio in quella sezione, un paio di mesi fa, il 15 febbraio scorso, al Venezuela abbiamo dedicato un articolo di approfondimento e un’analisi puntuale, curata da Fabio Gentile, docente di Scienze Politiche all’Università federale del Cearà.

Senza entrare nel dettaglio, entrambi i resoconti elencavano le violazioni che voi ribadite, certificando la gravità della situazione anche per chi non è di parte.

A noi non resta altro che farvi da megafono, convinti come siamo che al mondo non esistano problemi tanto lontani da non riguardarci - in qualità di esseri umani - da vicino. E per quel poco o molto che vale, abusando di una delle frasi celebri più imitate, vorremmo dirvi di cuore che oggi e sempre «siamo tutti venezuelani». (g.bar.)

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