Cure ed attenzione, grazie a Chirurgia di Montichiari

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Si parla spesso di malasanità e di quanto sia sempre più difficile oggi entrare in una struttura ospedaliera con la certezza di essere curati come persone e non come numeri. Nelle scorse settimane sono stato ricoverato presso il nosocomio di Montichiari, nel reparto di Chirurgia Generale per sottopormi ad un intervento. Primo ricovero in 70 anni. Capirà quanto potessi essere timoroso. Ma il timore è durato davvero molto poco. Ho ricevuto non solo cure per la mia malattia, ma attenzioni come persona. E le ho ricevute indistintamente da tutto il personale, fossero medici, infermieri o personale addetto ad altre mansioni. Ho ritenuto giusto e doveroso inviar le questa lettera, caro Direttore, per mettere in luce una cosa buona della nostra provincia: un vero esempio di buona sanità. Per questo motivo ringrazio tutto il personale del reparto di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Montichiari ed in particolar modo il Dott. Nereo Vettoretto, che ha saputo conciliare le esigenze mediche di chi cura con le esigenze umane di chi viene curato, rendendo per sino piacevole un «soggiorno forzato» causato da un problema. Auspico che in ogni reparto e in ogni struttura ospedaliera possa presto diffondersi questa felice intuizione: il paziente si cura anche con i modi gentili oltre che con le medicine.

// Enrico Barbera
Torbole Casaglia

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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