Creiamo a Brescia un ambulatorio veterinario solidale

Brescia compie un passo importante nel mondo della tutela animale con l’apertura di un nuovo ospedale dedicato al soccorso e alla cura degli animali selvatici. Una struttura moderna, pensata per rispondere con prontezza alle emergenze che coinvolgono fauna in difficoltà: uccelli, ricci, volpi, e tanti altri abitanti silenziosi del nostro territorio. Ma in questo momento di grande apertura e sensibilità, si apre anche una riflessione più ampia: perché non abbinare a questa realtà virtuosa uno spazio o un progetto parallelo dedicato alla cura degli animali di chi vive ai margini della società? In città vivono tante persone senza fissa dimora o in condizioni economiche precarie che condividono la propria quotidianità con un cane, un gatto, un compagno fedele. Per molti di loro, l’animale è famiglia, casa, affetto, sicurezza. Un veterinario bresciano, con cui ho parlato, mi ha raccontato con grande umanità delle sue esperienze: cure gratuite offerte a chi non poteva permettersi nulla, ma che per il proprio cane avrebbe fatto qualunque cosa. Un’umanità spesso invisibile, ma reale e concreta. Perché non creare un progetto parallelo, accanto al nuovo ospedale, dedicato a questi animali? Un ambulatorio solidale, magari in collaborazione con volontari, veterinari, fondazioni o enti locali. Una rete che unisca salute animale e dignità umana, in un’unica visione di cura e rispetto per la vita. L’ospedale per animali selvatici è un punto di partenza straordinario. Aggiungere uno spazio per gli animali dei più fragili sarebbe un segno ancora più forte della civiltà di una città che non lascia indietro nessuno.
Giorgio Dal PraBrescia
Caro Giorgio, sa cosa ci piace della sua lettera? Che non è polemica, né retorica. Non si limita a strali o a fare del sarcasmo sul fatto che al tempo attuale pare si abbia più considerazione per gli animali che per le persone. Discorsi che si odono di frequente, non soltanto nei bar o quando si è al terzo o quarto calice della cena. Lei invece sa prendere il buono che c’è, a cominciare dalla sensibilità sempre maggiore per gli animali, e ci ricorda qualcosa che rischiamo di dimenticare: l’attenzione per i nostri simili, specialmente per quanti vivono una difficoltà, una sofferenza. Trasformando il tutto addirittura in una proposta concreta: «Una rete che unisca salute animale e dignità umana, in un’unica visione di cura e rispetto per la vita». Che bella cosa. Come potremmo non sottoscriverla? Certi che l’ambulatorio che lei auspica, aiuti sì gli animali di chi non può permetterselo, ma nel contempo sia solidale proprio nei confronti dei proprietari, riservando loro riguardo, attenzione e cura. (g. bar.)
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