Cos’è un’impresa? Per me è affrontare un’avventura

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Cos’è un’impresa? Voglio essere sincera non so cosa sia un’impresa in ambito economico e per questo ho fatto una ricerca con la quale ho scoperto che è un’attività economica finalizzata alla produzione e allo scambio di servizi che necessita di un’organizzazione dei beni utilizzati, detta azienda. Come si può notare, non avendo esperienza in campo lavorativo ed economico, voglio provare a dare una spiegazione alla parola in questione utilizzando la mia, anche se minima, conoscenza umanistica. L’impresa, avente come sinonimo «gesta eroiche», per me vuol dire soprattutto «avventura» finalizzata alla crescita personale e morale di chiunque decida di affrontarla. Tutti i giorni sentiamo, grazie ai mezzi di comunicazione, tante storie di imprese ma solo ad alcune poniamo la nostra attenzione e questo perché ci impersoniamo in chi ha affrontato tale sfida e questo lo facciamo perché abbiamo superato la medesima o perché, e questo a me piace molto crederlo, ci piace sognare in grande. In questo periodo di chiusura abbiamo sentito molto parlare di imprese, che in questo caso sostituirei con le seguenti parole: «gesta eroiche», delle quali siamo rimasti tutti impressionati perché in gioco non c’era la vita di un singolo individuo bensì di tutta l’umanità. Con questo non voglio dire che la pandemia di questi giorni non fosse importante anzi era la cosa principale; quello che voglio dire e che si sente continuamente parlare di lotte e proteste ma non si sente mai parlare di cambiamenti, se pur minimi, come la spedizione in Antartide effettuata da un’équipe di sole donne o la dedica della sede centrale della Nasa di Washington D.C. ad una donna afroamericana. Queste, a parer mio, sono le notizie che tutti dovrebbero sentire in modo che piano piano, un passo alla volta, si possa arrivare ad un cambiamento definitivo e, soprattutto, positivo. Credo anche, però, che a queste imprese non si dia la giusta importanza per «paura» perché, si sa, l’uomo ha sempre avuto paura dei cambiamenti. Nelson Mandela diceva, infatti, che la realizzazione di un qualsiasi cambiamento è come scalare una collina molto alta, ma solo dopo che la scalata è terminata ci si rende conto che ce ne sono ancora molte altre colline da scalare e forse anche più alte. Non voglio dilungarmi troppo e vorrei concludere con una mia riflessione secondo la quale un’avventura, di qualunque genere anche negativa, non può essere messa tra parentesi sia perché modifica le nostre esistenze e sia perché nulla può essere come prima e grazie al valore che attribuiamo ad essa e alla nostra consapevolezza nell’affermare che ogni sfida a cui siamo sottoposti fa parte della nostra vita e perciò non può essere cancellata.

// Rosaria Anna Garofalo Chi l’ha mai detto che i giovani snobbano i giornali? Rosaria, appena 18enne e studentessa liceale, prende carta e penna, si fa una domanda e articola la risposta chiedendone la pubblicazione per aprire un dibattito sul cosa significhi fare impresa. Ne condividiamo l’impostazione, quando esprime l’equivalenza tra impresa e avventura. Sottolineando che la vita stessa è un’avventura, un’impresa appunto. E che ogni passo, facile o difficile, bello o brutto, lascia la sua impronta. Diventando, nel bene e nel male, patrimonio da investire nell’avventura (alias impresa) successiva. Grazie Rosaria Anna. (n.v.)

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