Convivo con vicini mentalmente instabili: aiuto
Salve, dopo anni di vessazioni, ripicche, dispetti subiti dai nostri vicini di casa, segnalazioni fatte ai carabinieri, agli amministratori condominiali (avvertiti anche da altri condomini disturbati dai rumori molesti dei suddetti), lettere inviate dal mio avvocato di fiducia, sono stata aggredita dagli stessi con una mazza da baseball con prognosi di 10 gg (tutto confermato dal Pronto soccorso). Questo perché ci siamo permessi di far sentire la nostra voce e non come quelli che ci hanno venduto casa scappando dalla disperazione (cosa che abbiamo scoperto troppo tardi!). Stiamo tentando di vendere casa dal marzo 2016, ma è molto difficile in questo momento e dopo l’increscioso fatto, ci vediamo costretti a svenderla. Io e mia figlia di 2 anni e mezzo usciamo di casa solo accompagnate da mia madre, mio padre o dal mio compagno, per paura delle ritorsioni di queste persone mentalmente instabili. Io giro con uno spray al peperoncino e vivo nel terrore in casa mia! Sono stata costretta ad iscrivere come anticipataria all’asilo, la mia bimba in quanto non possiamo fare nulla in casa, senza che questi non inizino ad urlare, fare rumori assordanti con tacchi, stereo, aspirapolvere, lavatrici e mestieri di casa fatti nelle ore notturne (fino alle 3 di notte). Questa persona è una psicologa e nonostante sia stata cacciata da tutti i precedenti lavori, per i danni che ha procurato, tutt’ora lavora indisturbata. Quando ho chiesto un consiglio ai carabinieri mi è stato risposto: ma non vede i telegiornali? Possibile che io debba essere uccisa assieme a mia figlia per avere giustizia? Possibile che questa continui a fare un lavoro così delicato come la psicologa? Possibile che non venga radiata dall’ordine degli psicologi ed internata in una casa di cura per malati mentali? Mi appello all’Ats di Brescia ed al medico di base di questa persona pericolosissima! Salvateci prima che sia troppo tardi!
// Lettera firmata Un appello anonimo per paura dell’ennesima ritorsione. Noi siamo però pronti a fornire maggiori indicazioni a coloro che sono «titolati» (e caldamente invitati) a intervenire al più presto. Qui si va ben oltre la bega indolore tra condomini. (n.v.)Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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