Come ti disincentivo l’uso della bici per muoversi in città

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Giovedì 21 febbraio, mi sono recata in stazione alle ore 7.30 per prendere il treno per Verona dove dovevo recarmi per un convegno di lavoro. Sono rientrata a Brescia verso le 18 e ho visto che la mia bicicletta non c’era più. Ho chiesto alla Polizia che mi ha riferito che quella mattina erano passati a prelevare le biciclette legate ai vari pali e non alle apposite rastrelliere. Vorrei fare presente che le rastrelliere sono sempre perennemente occupate e allego anche le fotografie. Mi hanno già rubato 10 biciclette, sempre legate... Il giorno seguente, venerdì 22, ho chiamato la Polizia locale di via Donegani, che mi ha confermato che la mia bicicletta è presso il loro ufficio. Per riavere la bicicletta devo pagare la cifra di ben 65 euro più ovviamente la catena che è stata spezzata. Dopo numerosi furti e la convinzione di volere comunque usare il mezzo più ecologico, ritengo che la multa sia davvero un’esagerazione. Visto che le rastrelliere sono sempre occupate, il Comune dovrebbe davvero offrire più spazi adibiti al parcheggio delle biciclette e vorrei tanto avere la restituzione della mia bicicletta, poiché io ho parcheggiato lì perché, dopo avere appurato che tutti i parcheggi per le bici erano occupati, per non arrivare in ritardo al lavoro ho dovuto per forza metterla lì. Se avessi perso il treno, sarei arrivata con ben un’ora di ritardo. Ritengo altresì assurdo multare di 65 euro un fatto del genere, per un divieto di sosta in macchina si pagano 34 euro. Brescia è una città inquinata; tuttavia molte persone per non inquinare, scelgono un mezzo eco-sostenibile come la bicicletta. Certo, se poi la mattina, quando una persona deve recarsi al lavoro, deve perdere 20 minuti per cercare una rastrelliera libera che perennemente manca, è chiaro che viene disincentivato. Allego fotografie di biciclette parcheggiate addirittura in Broletto, sotto i pali stradali, allego anche foto di biciclette non requisite parcheggiate in stazione sotto il divieto di parcheggio. Insomma credo davvero che sia stata fatta un’ingiustizia.

// Vittoria Scarduelli
Brescia
Gentile Vittoria, lo crediamo anche noi. Un’ingiustizia, quella che lei sente di aver subito, che sulla carta ha senza dubbio ottime ragioni (costi di rimozione e deposito, tanto per dirne un paio, che per un’auto sarebbero di gran lunga superiori) ma che diventa ingiustificabile nella sostanza. Si impone una domanda: l’utilizzo della bicicletta è considerato virtuoso oppure no? La risposta, scontata, attende di essere affiancata da interventi coerenti, oltre che urgenti. Quanto alle foto inviateci dalla gentile lettrice, sono disponibili sul nostro sito all’indirizzo www.giornaledibrescia.it. (n.v.)

 

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