Ciclovia dell’Oglio, correzioni utili per goderla davvero

Ho appena concluso ma non completato il grande percorso «Ciclovia del fiume Oglio» tanto decantata come la più bella pista ciclabile d’Europa... Calma signori cari calma, ce ne sono a iosa di migliori. Bene la segnaletica orizzontale con Po verso il Sud e Tonale per il Nord che va sempre integrata dalla verticale, ma la vostra quando si giunge in zona Orzinuovi e Pontevico inizia a scadere di brutto (ci sono tabelle «lungo il Mella») ho trovato parecchi segnali sulla strada con indicazioni Po sia in una direzione che nell’altra nella stessa curva; incredibile ma vero. Non parliamo poi nel tratto tra Azzanello e Quinzano d’Oglio dove sono tutti così. Voi lo dovreste ben sapere, vi sarà stato segnalato da qualcuno o no? E non avete ancora provveduto a correggere! Ma non capite che così rovinate il brillante e preciso lavoro fatto nella parte Nord? Pratico cicloescursionismo da oltre quarant’anni, ho tanto orientamento e conoscenza della cartografia, ma ad un certo punto giunto in zona Seniga mi sono trovato in difficoltà. Forse qualcuno avrà rimosso un cartello indicatore, il fatto sta che ad una curva non c’era nulla e si doveva girare a sinistra... Infastidito da tanta inesattezza mi sono scocciato abbandonando il percorso e buttandomi su strada fino a Canneto sull’Oglio e Piadena da dove sono ritornato in treno. Ma che cosa potrà pensare e dire un turista magari straniero che si accinge a fare questo grande itinerario... al minimo che noi italiani non siamo mai attendibili, chiaro! Infine vi voglio dare due consigli: primo indicate in tutte le cartine i «punti dove dormire» poiché nella parte Sud con tanti piccoli paesi diventa un vero problema; secondo: sia nella bella parte Nord che in zona Lago d’Iseo che nella parte Sud ci sono delle località degne di nota per la bellezza del sito, per la storia, per l’arte ecc.; ebbene fate uno sforzo, mettete ogni tanto un cartello informativo con scritto l’essenziale di quel posto; ad esempio a Capo di Ponte con le incisioni rupestri il primo sito Unesco d’Italia, o Cividate Camuno che ha resti romani e a due chilometri da Bienno splendido sito con i magli mossi dall’acqua, che è tra i Borghi più belli d’Italia, ecc. darete un buon contributo al turismo, farete conoscere le bellezze e sarà senz’altro un arricchimento per tutti. Non pensate che i ciclisti siano dei «grezzi» che pensano solo a pedalare, non è affatto vero, aiuterete a migliorare la qualità della vita di tanti, anche dei residenti... Forza dunque animo gente il grande itinerario lo merita...».
// Dario FavrinMussolente (VI)
Gentile amico, i suoi apprezzamenti e le sue critiche, «da esperto» per la lunga pratica cicloturistica, sono a mio avviso un importante contributo per migliorare e consolidare un’iniziativa che già rappresenta e sempre più potrà rappresentare un fiore all’occhiello di un territorio come quello attraversato dall’Oglio. Territorio che oggi ha l’ambizione e si propone di condividere il più possibile le peculiarità paesaggistiche e artistico-culturali di cui è custode. Anche o soprattutto attraverso un turismo a misura d’uomo e al tempo stesso d’ambiente. Buona pedalata a tutti. (g.c.)
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