Choco Love divisivo «Prima di criticare ci vuole rispetto»

Lettere al direttore
AA
Sono una ragazza che il weekend dell’8 e 9 marzo ha partecipato con la propria figlia e famiglia all’evento Choco Love a Ospitaletto e che, purtroppo, ha letto su un articolo di giornale a riguardo parole dure, aggiungo, poco veritiere (dichiarare essersi trattato di un flop). Ho deciso quindi, nel mio piccolo, di dire la mia a riguardo, che non è solo la mia, ma sicuramente il pensiero di molti partecipanti. Sono una ragazza che in tutta semplicità ha ammirato una sfilata di negozi interessanti e che hanno sicuramente alle spalle tanta preparazione. Ero circondata da tanta gente che applaudiva e che tra un assaggio di coccolato e l’altro si godeva lo spettacolo felice e serena, spettacolo andato benissimo. Sono una ragazza che abita in città, ma che ama le fiere di paese e queste iniziative, aggiungo, ben venga che ci siano, in quanto organizzate per promuovere quei piccoli commercianti di paese, che spesso al giorno d’oggi rimangono nascosti rispetto ai grandi centri commerciali della città. Sono una ragazza che non capisce e non accetta la cattiveria gratuita, che chiamo così perché, ahimè, non ho altre parole. Credo che al giorno d’oggi iniziative così dovrebbero essere elevate, non screditate in modo meschino... che tu sia l’ avversario, l’opposizione, o semplicemente qualcuno un poco invidioso. Sono una ragazza, una mamma, ma soprattutto una figlia, e leggere di mio padre, direttore artistico, essere un collezionatore di flop, sin dallo scorso Natale, come scritto nell’articolo, l’ho trovato oltre che di cattivo gusto, molto poco veritiero, e non lo dico in quanto figlia, credetemi. Il direttore artistico in questione, del suo lavoro ha fatto la sua vita, sin da giovane, ha capacità artistiche e organizzative che porta avanti con professionalità e anche tanta pazienza, mettendo sempre al primo posto l’evento in sé rispetto a lui. Di cattivo gusto dichiarare i compensi, allineatissimi tra l’altro, rispetto alle prestazioni, e che servono poi per creare lo spettacolo. Lui, è sempre troppo elegante e umile nel suo lavoro, e questo lo contraddistingue. All’opposizione chiedo la cortesia di pesare le parole prima di pubblicare articoli di questo genere, sarebbe segno di grande professionalità e di meno invidia.
Una figlia
Carissima,
due cose non mutano mai sotto il sole: lo spirito caustico di un’opposizione e l’amore incondizionato per suo padre di una figlia. Quest’ultimo è quanto di più tenero possa esserci e suo papà è assai fortunato a poterlo constatare pubblicamente. Sul primo invece non ci esprimiamo, avendo sacro rispetto per la libertà di critica, anche quando risulta ispida, urticante.
La patente di successo, in ogni caso, non la concedono le fazioni, bensì le singole persone, i cittadini. Lasciamo dunque spurgare l’amarezza, passandovi oltre e trasformando le ferite in cicatrici. (g. bar.)
Una figlia
Carissima,
due cose non mutano mai sotto il sole: lo spirito caustico di un’opposizione e l’amore incondizionato per suo padre di una figlia. Quest’ultimo è quanto di più tenero possa esserci e suo papà è assai fortunato a poterlo constatare pubblicamente. Sul primo invece non ci esprimiamo, avendo sacro rispetto per la libertà di critica, anche quando risulta ispida, urticante.
La patente di successo, in ogni caso, non la concedono le fazioni, bensì le singole persone, i cittadini. Lasciamo dunque spurgare l’amarezza, passandovi oltre e trasformando le ferite in cicatrici. (g. bar.)
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