Centodieci anni fa nessuna protesta per Buffalo Bill

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In questi giorni si è susseguita una lunghissima litania di lettere di lamentela riguardante il Luna park piazzato, per tutti costoro in maniera ignominiosa, dal comune in Campo Marte. Leggendole mi è sovvenuto quanto sia invecchiata male la nostra città, quanto abbia iniziato ad amare la lagnanza ed il brontolamento tipica di altre latitudini, quanto abbia perso in slancio e come non si sappia piu divertire. Eppure i nostri avi, giusto 110 anni fa meno un mese, accolsero a braccia aperte, in quello stesso luogo niente meno che Buffalo Bill ed i suoi 800 uomini. Accadesse oggi mi immagino le rimostranze per quel villaggio western montato in quattro e quattr’otto, per il lezzo maleodorante provocato dai 500 cavalli del buon Buffalo, per le fastidiose frotte di visitatori, per il rumore assordante dei 12.000 spettatori presenti ad ogni esibizione, magari avrebbero creato fastidio anche i 100 pellirossa, come li chiamavano allora. Diciamolo, i nostri bisnonni avevano poco o pochissimo ma sapevano divertirsi. Ad oggi invece qualsiasi cosa esuli dal tran tran abituale si trasforma in dramma, eppure ho potuto constatare di persona come il Luna park non fosse nulla di sguaiato ed abbia chiuso alle 23 puntuale come non accade mai alle manifestazioni pubbliche.

// Stefano Masserdotti
Brescia

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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