Carta d’identità, viaggio-beffa fino a Montichiari

Sono un vostro abbonato e assiduo lettore del giornale, unitamente alla mia signora. Mi preme raccontare gli accadimenti di lunedì 13 marzo 2023 perché hanno dell’incredibile. L’obiettivo è denunciare quanto successo e renderlo noto, per il tramite vostro, ai Bresciani. Il tema verte sul rilascio e/o rinnovo delle Carte d’Identità. Che fosse ormai un sogno arrivare in Broletto e usufruire del servizio per il rilascio di una nuova Carta d’Identità lo sapevamo da qualche tempo. Che fosse vergognoso aspettare settimane e addirittura mesi per fissare un appuntamento per il rilascio lo sapevamo pure. Non sapevamo però gli sviluppi ulteriori e vergognosi di tale importante servizio al cittadino! Vengo ai fatti cercando di essere circostanziato, ma nello stesso tempo conciso. La mia signora aveva in scadenza la sua Carta d’Identità e perciò ci si collega il 31 gennaio 2023 sul sito del Comune di Brescia, ma in Comune a Brescia non c’è un posto fino a maggio! Il cittadino bresciano ha però una chance, e cioè verificare, sempre tramite il sito del capoluogo, se qualche Comune della Provincia ha un posto libero ovviamente prima di maggio. L’unico posto disponibile per il 13 marzo alle ore 10 risulta al Comune di Montichiari. In nessun altro dei tanti Comuni della Provincia risultano posti liberi. Naturalmente confermiamo l’appuntamento e ci viene rilasciata la ricevuta che stampiamo e che abbiamo in mano. Ci prepariamo con tutto quanto occorre e si parte per il Comune di Montichiari alle ore 8.30 per arrivare in tempo, anzi se possibile in anticipo. Veniamo fatti accomodare quasi subito ad uno degli sportelli dell’Ufficio Anagrafe e presentiamo la nostra ricevuta comprovante l’appuntamento. Colgo l’occasione per manifestare il nostro apprezzamento per il comportamento del personale con cui siamo venuti a contatto, per la professionalità comprovata anche dal garbo e cortesia manifestati. Dobbiamo onestamente darne atto. Purtroppo, e qui siamo nel patologico vergognoso, ci viene detto che il Comune di Brescia non ha trasmesso al Comune di Montichiari il previsto nulla osta al rilascio essendo noi residenti in Città. Manifestiamo naturalmente la nostra incredulità perché non solo abbiamo in mano la ricevuta dell’appuntamento, ma abbiamo fatto anche 18 chilometri a vuoto e ne faremo altri 18 per ritornare in città, senza avere concluso nulla. Dovremo tornare a Montichiari, ma il caso ha suscitato sconcerto e allarme anche tra gli Operatori per i risvolti che potrebbe assumere questo invogliare il cittadino bresciano a recarsi presso altri Comuni della Provincia. Ma Comune di Brescia dove sei? Non monitori più un servizio importante come questo e fai andare i tuoi Cittadini per i Comuni della Provincia a vuoto? Con rischio macchina e spese di trasporto? E dal 31 gennaio al 13 marzo non riesci a trasmettere due righe di nulla osta? Ci fermiamo qui, da persone educate quali ci onoriamo di essere, ma abbiamo ritenuto non si potesse fare a meno di denunciare all’opinione pubblica un simile disservizio. Anche e soprattutto per accendere un faro a tutti coloro che hanno o stanno per intraprendere la procedura (che a questo punto può almeno nel nostro caso definirsi ingannevole), con l’obbiettivo legittimo di farsi rilasciare la propria Carta d’Identità in tempi più accettabili di quelli «biblici» ormai vigenti nel Comune di Brescia.
// Edoardo Leone e Joanna Aquilina(già docente dell’ I.I.S.A. Lunardi di Brescia)
Gentili lettori, il diavolo, si sa, si nasconde nei particolari. In questo caso in un semplice nulla osta che ha trasformato in un irritante buco nell’acqua quella che si attendeva come un liberatoria «scampagnata» a Montichiari per recuperare la famigerata-agognata Carta d’identità. Il ripetersi di situazioni paradossali quali quella appena esposta o quella venuta alla luce pochi giorni fa dell’impossibile recupero di un duplicato della patente rubata dopo due anni, non deriva da un accanimento preconcetto della stampa nei confronti di chicchessia, ma va considerato un campanello d’allarme per le tante mine vaganti disseminate sui già problematici rapporti di fiducia dei cittadini verso le pubbliche amministrazioni. E questo senza contare il valore economico complessivo che l’insieme di inefficienze e ritardi burocratici «brucia» (leggesi: spreco). E anche questo è un aspetto «scottante»che non andrebbe trascurato. (g.c.)
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