Carta d’identità mal stampata e da rifare
AA
Mi chiamo Lorenzo Zanoni, ho 18 anni e vivo a Brescia. Vorrei portarle a conoscenza dei fatti che definirei incresciosi di cui sono stato partecipe in prima persona all’Anagrafe di Brescia nel palazzo Broletto. Nel 2010 mi sono recato all’Anagrafe per ottenere la carta d’identità elettronica del costo di 20 euro e in seguito al pagamento mi è stata consegnata, tutto perfetto penserà giustamente Lei…per pura sfortuna non è così, per 4 anni non mi è stato necessario l’utilizzo della carta in quanto non sono mai stato sottoposto a controlli da parte della Polizia o Carabinieri ne mi sono spostato dal suolo nazionale almeno fino a quest’anno . Nell’aprile 2014 mi sono concesso una vacanza (in zona UE) pre-maturità per rilassarmi e evitare lo stress... Non l’avessi mai fatto, al momento della partenza per tornare in Italia mi presento al check-in tutto sorridente mostro la carta d’identità e il biglietto, la signorina mi guarda e mi dice «please follow me to the police», si immagini il panico che mi ha colto all’improvviso... In breve la signorina mi ha spiegato che la carta d’identità sembrava una di quelle false in quanto c’erano dei problemi con la posizione e il colore della foto e che non avrei potuto prendere l’aereo per tornare a casa, fortunatamente essendo con un’altra persona che era in possesso di carta d’identità cartacea sono riuscito a convincerla che ero davvero italiano e che stavo semplicemente tornando a casa. Mercoledì 2 luglio, mi reco in Anagrafe con mia madre (mi ci sono recato solo ora in quanto tra scuola e maturità avevo ben altro da fare) espongo il problema alle signorine e una delle tre con cui stavo parlando mi riferisce che in effetti nel periodo in cui feci la carta d’identità c’erano problemi con la stampante e che molte persone erano tornate a rifarla. Tutto questo con il sottofondo delle altre due signorine che cercavano di farle capire di non dire nulla e che tentavano di confutare quello che stava dicendo, alla fin fine mi dicono che in ogni caso per rifarla avrei dovuto pagare altri 20 euro... Al mio rifiuto categorico, dato che mi sembra ingiusto ripagare qualcosa che ho già pagato e che non ho sbagliato io a fare, mi viene detto di parlare con il responsabile amministratore. Dopo averlo atteso veniamo ricevuti nel suo ufficio e gli ri-espongo la questione, mi viene risposto che il massimo che può fare è fissarmi un appuntamento per rifare la carta ma sicuramente non gratuitamente, adducendo come scuse il fatto di averla già contabilizzata e dicendomi e cito «Lei non si è accorto in 4 anni che non andava bene? Non gliel’hanno mai controllata?». La mia risposta è no, come potevo io sapere o accorgermi che la foto della carta d’identità è stata stampata male? Alla fine, dopo aver chiesto di parlare col sindaco Del Bono e un «beh se la mette su questo piano abbiamo già finito» da parte del responsabile amministrativo, mi viene detto di fissare un appuntamento per rifare la carta e, quando mi presenterò, di farlo chiamare che vedrà cosa fare. Sinceramente credo l’abbia detto per chiudere il discorso e sono certo che mi toccherà litigare ancora al momento dell’appuntamento, per cui dovrò aspettare mesi dati i tempi di attesa. Tristemente mi chiedo se debba essere possibile dover arrivare a litigare per tentare di ottenere qualcosa che credo mi spetti di diritto e dover arrivare a minacciare di parlare col sindaco. Personalmente non so se fissare l’appuntamento e riprovare a ottenere una nuova carta d’identità fatta come si deve o andare a fare in Questura il passaporto e utilizzare quello, che almeno sono sicuro che venga fatto correttamente anche perché mi sono sentito trattato come una persona che tentava di farsi rifare la carta d’identità per non spendere 20 euro, di cui le assicuro non mi importa più di tanto. Lorenzo Zanoni Brescia
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato