Caro Babbo Natale, sii la voce dei nonni con i nostri nipoti

Caro Babbo Natale, quest’anno anche noi nonni desideriamo scriverti una bella letterina, per chiederti di fare una grande magia. Questo Natale sarà diverso dagli altri e assai triste poiché in parecchi non potremo donare alcun dono ai nostri adorati nipoti, pur desiderandolo più di ogni altra cosa e nondimeno atteso con trepidazione. Credici, non sarà facile rinunciare ai loro occhi sgranati, che illuminavano i nostri e ai cari sorrisi che ci addolcivano la vita. Qui entri in gioco tu, caro Babbo Natale. Vorremmo che per una volta fossi la nostra voce e le nostre mani, tra gli «Oh! Oh! Oh!» pronunciare al posto nostro le parole affettuose che non possiamo dire, a rammentare che sono sempre nei nostri pensieri. Non scordare di regalare loro la più dolce delle carezze, del tipo che noi nonni facciamo partire direttamente dal cuore. Ancora una cosa: sopra ogni regalo mettici per favore la dedica: «Cari nipoti fate i bravi, date ascolto ai vostri genitori e non dimenticate che vi vogliamo bene con tutta l’anima e mai smetteremo. Ora siamo in Paradiso ma pur se cambia la location (come dite voi) i sentimenti non mutano, perché essi sono eterni». Buon Natale a tutti i nonni e tutte le nonne, il cui amore è sempre vivo e questo non cambierà per niente al mondo.
// Giuseppe AgazziRovato
Con la lettera-lirica di Giuseppe Agazzi, il sogno di Natale che riscalda i cuori e bagna gli occhi di chi patisce l’abbraccio mancato dei nonni che non ci sono più. Ecco: che Babbo Natale ci parli di loro, agisca per conto loro, ci stia vicino, con e per loro. Sempre e ovunque, Buon Natale! (n.v.)
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