Campeggio consentito a Gavardo

Area attrezzata.
AA

Gentilissimo direttore, innanzitutto la ringrazio a nome di tutti i cittadini di avere questo spazio di comunicazione collettiva, cosa abbastanza rara. Ho sentito la voglia di scrivere questa lettera spinto dalla necessità di premiare, o almeno (se lo merita) di parlare in modo positivo del sindaco di Gavardo. Da diverso tempo, soprattutto nel fine settimana, ci piace, da soli o in compagnia, a me e mia moglie trascorrere il fine settimana in un luogo dove è possibile riposarsi dopo una settimana di duro lavoro. Spesso siamo alla ricerca di un luogo in mezzo alla natura dove poter fare due salamine alla griglia e bere un bel bicchiere di vino. Se poi è possibile montare una tenda e finire in bellezza, con una bella dormita in mezzo alla natura la bellissima serata, avremmo raggiunto il massimo. Come si dice in bresciano. Purtroppo ciò è possibile in parte, poiché in Italia il campeggio libero (così è definito) è vietato. Tu puoi fare il pic-nic ma non puoi montare una tenda per dormire. Se la monti stai facendo campeggio libero. Nossignore devi farlo solo dove ci sono strutture autorizzate... Cioè campeggi a pagamento. Ora verrò al punto. La settimana scorsa mi reco sul monte di Serle in cerca di un po' di refrigerio. Ho trovato un'area adibita a pic-nic con tanto di barbecue e tavoli in un posto bellissimo che poi ho saputo essere sotto la giurisdizione del Comune di Gavardo. Ma non finisce qui! Con mio grande stupore vedo un cartello del comune con la incredibile scritta a caratteri cubitali «campeggio consentito». Giuro che è la prima volta nella mia veneranda vita che vedo un simile cartello. Credo che sia rarissimo come un quadro di Monet. Allora credo che, in queste occasioni, sia doveroso segnalarlo come esempio. Mi auguro che tanti altri sindaci seguiranno questo esempio. Forse, in un mondo fatto di divieti anche noi cittadini potremo trovare un posticino tutto sommato meritato.

Roberto Olivieri
Muscoline

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