Caccia alla talpa per diventare amici (con lei e col vicino)

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Quest’anno, nei campi, c’è un’anomala proliferazione di talpe, bisogna difendersi e dichiarare guerra a questi animaletti nocivi. Le talpe cominciano la loro attività al mattino molto presto, ancora prima che sorga il sole. Per quell’ora dovete essere sul posto. Ispezionate il terreno la sera prima, in modo da individuare il piccolo cumulo di terra fresca più recente. La talpa spingerà dal basso i detriti per formare il nuovo cumulo a circa due passi dal precedente. Al mattino dovete alzarvi prestissimo, quando è ancora notte fonda. Prendete la vanga e recatevi sul posto. Ogni particolare dei preparativi è della massima importanza. Prendete posto nel punto stabilito senza muovervi. Per non stancarvi troppo, perché dovete stare sempre in piedi, piantate la vanga con la punta per terra, appoggiatevi una mano e su questa posate il capo, resisterete più a lungo. State con le spalle rivolte a ponente. Non prendete con voi radioline, non sgranocchiate caramelle nell’attesa, non accendete la sigaretta; la talpa che è lì sotto non ha vista ma in compenso ha un udito ed un olfatto acutissimi, il più piccolo rumore la insospettirebbe. Con il fumo della sigaretta lei sentirebbe puzza di bruciato, non si muoverebbe e l’agguato potrebbe fallire. Per cui: massimo raccoglimento e aspettate. Se vogliamo che i mucchietti di terra spariscano dall’orto, è arrivato il momento. In un punto ben preciso, a pochi centimetri dai vostri piedi, la terra incomincerà a smuoversi. Respirate forte, con il naso, come si deve sempre fare prima d’affrontare un momento cruciale. Prendete bene le misure, impugnate saldamente la vanga, poi, con mossa fulminea, aiutandovi con un piede, conficcate nel terreno, che si sta smuovendo, la vanga e rivoltate la terra. Il nemico sarà stanato, cercherà di fuggire, muovendosi in modo goffo sulle zampe, che sono fatte a pala, a lui servono per scavare, non per camminare. Sarà subito catturato. Appoggiatelo nella scatola delle scarpe. Prendete fiato e riposatevi un po’. Non commettete anche voi l’errore di portare a casa la scatola con dentro la bestiola per farla vedere ai bambini. Con gli animali è facile diventare amici; anche fra uomini capita certe volte. Insomma non portate a casa la talpa. Se siete in buoni rapporti con il vostro vicino di orto, buttate la talpa nel suo orto. Se siete fortunati, la talpa passando sotto il confine, potrebbe tornare nel vostro orto e darvi la possibilità di ripetere l’emozione della cattura. Se invece i mucchietti di terra appariranno nell’orto del vicino, potete insegnargli, con dovizia di particolari, come si debellano le talpe e rafforzerete la vostra amicizia.

// Enrico Ambrosetti
Rovato

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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