Brescia Gran Prix. Bravo il Comune ad organizzarlo

Scrivo in qualità di Presidente di Brescia Host per condividere alcune considerazioni riguardo al recente Brescia Grand Prix 2025. Quest’ultimo evento ha generato un notevole afflusso di visitatori nella nostra città, confermando il suo potenziale come attrattore turistico. È incoraggiante vedere come manifestazioni di questo calibro possano portare benefici tangibili all’economia locale e al settore dell’ospitalità. In passato, non ho nascosto le mie perplessità circa alcune decisioni dell’Amministrazione comunale, in particolare l’aumento sconsiderato dell’imposta di soggiorno, che a mio avviso rischia tutt’ora di frenare lo sviluppo turistico di Brescia. Tuttavia, è doveroso riconoscere e plaudire il lavoro svolto dall’assessore allo Sport Alessandro Cantoni. La sua visione e il suo impegno nel promuovere e favorire il turismo sportivo stanno dando frutti concreti, come dimostrato proprio dal successo del Brescia Grand Prix. Iniziative come questa sono fondamentali per posizionare Brescia come destinazione di eccellenza per eventi sportivi e per valorizzare le nostre risorse. Auspichiamo che questa positiva tendenza possa continuare e che si possa trovare un equilibrio tra le esigenze di bilancio e la necessità di sostenere e incentivare il settore turistico, che rappresenta una risorsa preziosa per la nostra città.
Alessandro NostroCaro Alessandro, il suo auspicio è il nostro, pur se trovare equilibrio tra esigenze di bilancio e sostegno del turismo è impresa da funambolo. Di positivo però c’è che non si parte da zero, bensì da un buon esempio, il Gran Prix di atletica appunto. E, già che ci siamo, un altro pensiero positivo, ispirato di rimando, su quanto la provincia di Brescia sia terreno fecondo per lo sport di ogni ordine e grado. Non soltanto il calcio, che ha avuto in queste settimane la riprova di un «sistema» che regge, anche per merito del comune capoluogo, ma altresì nelle altre discipline, dal basket alla pallanuoto, dal volley alla ginnastica, fino alla pletora di attività che culmina con chi si distingue fino ad arrivare all’oro olimpico. Come dappertutto, quando lo sguardo è vicino e allo specchio, si fatica ad essere obiettivi: o si è troppo buoni, sconfinando nella supponenza, oppure severi, vedendosi più brutti di quanto si sia davvero. Nel caso specifico sono i fatti che contano e chi volesse contestare dovrebbe trovare un’altra provincia in Italia che competa con Brescia come numero di atleti ed eccellenze. Conclusione: il turismo prenda esempio dallo sport, contribuendo per la propria parte sia nel pubblico, sia nel privato, così da imboccare la buona strada, «facendo sistema» davvero. (g. bar.)
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