Bambù invasivo, non infestante E trattiene la CO2

Vorrei segnalare una piccola imprecisione lessicale, comune nel linguaggio corrente ma non giustificata dal punto di vista botanico, ove nell’articolo «Moda sostenibile, a Brescia arrivano i jeans in fibra di banano» si parla di «Le fibre naturali vegetali non sono solo quelle di cotone o lino. Ci sono per esempio la canapa e la juta, ma anche il bambù, che deriva da una pianta considerata infestante. Una caratteristica, questa, che è un valore aggiunto in termini di sostenibilità, poiché la riforestazione che segue all’utilizzo delle piante è più veloce ed efficiente». Il bambù non è da considerarsi specie infestante ma bensì invasiva. Le specie infestanti, pensiamo ad ailanto od all’allergenica ambrosia, sono quelle che possono diffondersi autonomamente in nuove colonie separate dalla colonia madre, quelle invasive sono invece quelle che una volta introdotte, tendono ad occupare quasi tutto lo spazio a loro disposizione, come sa bene chi ogni anno cercare di delimitare l’espansione di un bambuseto. Espansione che però, senza una diretta piantumazione, non può creare nuove colonie. A vantaggio del bambù si può ricordare che alcune varietà di bambù gigante, coltivabili anche da noi in Italia, possono sequestrare una maggior quantità di CO2, stimata in un 30/40% in più rispetto ad un bosco tradizionale. Sequestro duraturo, una volta che il bambù è utilizzato in bioedilizia.
Giorgio GialdiniCaro Giorgio, in giorni di cappa e spada, scontri e tensioni, accuse e difese, drammi e tragedie, la sua lettera è una boccata d’aria fresca. A motivo del bambù, che trattenendo l’anidride carbonica ci regala più ossigeno, ma ancor più per la passione che dalle sue parole trasuda (come linfa, diremmo). Grazie dunque per aver precisato la distinzione tra «infestante» ed «invasivo» e averci raccontato, in poche righe, una delle tante meraviglie del creato, restituendoci una sensazione di armonia, di pace, di cui c’è un gran bisogno, specialmente in questo tempo. E pur ce ne ha illustrato i rischi, confessiamo limpidamente che ci ha fatto venire una gran voglia di avere tutto per noi un bambuseto. (g. bar.)
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