Azzeccata quella raccomandazione di Martinazzoli

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In questo periodo di campagna elettorale la citazione del grande politico bresciano Mino Martinazzoli, nella sua risposta alla perplessità tanto sull’andare quanto sul chi votare, ritengo sia tra le più azzeccate. «Bisogna interessarsi, anche perché se voi non vi occuperete della politica, la politica si occuperà di voi». E questa ha già iniziato. Ah già, siamo in odore di elezioni, ecco spiegata la ragione dell’essere tornati al centro dell’attenzione. Tra loro invece i nostri politici pare non vadano troppo d’accordo, possiamo dire per partito preso. Ho sempre creduto che per far rigare dritto una barca ma, preferibilmente, non dritta sugli scogli, si dovesse obbligatoriamente remare in un’unica direzione, tuttavia, è altrettanto evidente che politico atipico sarei, visto che guardo alla fantapolitica. Non voglio infierire nella piaga ma proviamo ad immaginare i politici di oggi se dovessero redigere la nostra Costituzione. Sono convinto che per fissarne i 139 articoli impiegherebbero come minimo altrettanti anni, per lo più in infinite polemiche. Noi, nonostante tutto e tutti, dovremmo comunqe continuare ad occuparci di politica, e un buon sistema è andare a votare, altrimenti «sarà questa ad occuparsi di noi», che detta così può apparire una sorta di minaccia ma, conoscendo l’onestà intellettuale del nostro politico scomparso, suona più una buona raccomandazione. Mi piacerebbe (e ridagli col sogno utopistico) che partiti e movimenti di vari colori, unissero una buona volta le proprie forze per cercare di mettere finalmente la parola fine ai problemi della gente (salute, giustizia, famiglia, pensioni, burocrazia, lavoro, scuola, etc.) poiché questa è sì delusa dalla cattiva politica, e come darle torto?, ma rimane speranzosa ad oltranza che essa debba e possa ancora migliorarne l’esistenza. Sempre citando Martinazzoli, nessuno può disattendere che «la politica è importante, ma ancora più importante è la vita». A buon intenditore.

// Giuseppe Agazzi
Rovato

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