Arrivò l’Asiatica e ci dispiaceva non andare a scuola

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Ricordo con chiarezza di essere stato colpito nel 1957, a 12 anni, dall’influenza asiatica, che allora la diffusione era stata rilevante, che le scuole non erano state chiuse nonostante le molte assenze di studenti e alunni; anzi, eravamo assai dispiaciuti dall’essere costretti a casa dall’influenza. I vostri archivi dovrebbero avere documentazione di quell’epidemia e delle sue conseguenze e un confronto tra i due eventi - di allora e di oggi - sarebbe utile, quantomeno per stemperare l’allarmismo di questi giorni.
// Roberto TreccaniBrescia
Gentile lettore, oggi a pagina 12 raccogliamo la sua segnalazione (come quelle inviate da altri lettori che pure a oltre 60 anni di distanza hanno ancora un vivo ricordo di quei giorni). Abbiamo però verificato, GdB dell’epoca alla mano, che anche allora le scuole elementari furono chiuse (per il mese di ottobre). In tutti i casi rileggere e confrontarci con eventi del passato, entrati nella nostra memoria collettiva come, ad esempio, la peste manzoniana o la spagnola di 100 anni fa (lo abbiamo fatto nei giorni scorsi), aiuta a guardare con un occhio un po’ più «allenato» quanto ci sta accadendo nel presente. (g.c.)
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