Antisportivo il comportamento dei nostri avversari
La nostra società, vista la lettera e le affermazioni fatte al vostro giornale dal sig. L.T. e visto che la stessa lettera è già stata pubblicata da altro quotidiano nei giorni scorsi a firma Luca Tognassi, ragazzo alle prime armi ma molto preparato a emettere giudizi e sentenze su società che da anni rivolgono tutto il loro impegno con serietà alla crescita tecnica ed umana dei ragazzi, si sente in dovere di spiegare e raccontare correttamente i fatti citati dal suddetto. Gli insulti rivolti dalle persone presenti agli allenatori e ai dirigenti del Ciliverghe (compreso l'arbitro-dirigente), sicuramente deprecabili, sono stati fatti a fine partita non a causa del risultato, ma a seguito del comportamento antisportivo e contrario al regolamento tenuto dagli stessi al fine di cercare di ottenere un risultato anche a dispetto dei valori tecnici esprimibili in quella partita. Non vogliamo soffermarci sul gol annullato dal dirigente del Ciliverghe (per fuorigioco su tiro da fuori area con 3 giocatori di casa sulla linea di porta) quando, da regolamento, il fuorigioco in queste categorie è contemplato solo per casi «eccezionali» negli ultimi 12 metri o altri episodi che non si possono considerare semplici «sviste», ma vogliamo restare sul vero oggetto della polemica: l’utilizzo dei bambini durante l'incontro. Il regolamento parla chiaro, devono giocare tutti i giocatori in distinta almeno un tempo, nel rispetto dei ragazzi e dell’educazione sportiva che ne è alla base. È sportivo sostituire il portiere dopo 1 minuto, o mettere in campo altri ragazzi facendoli giocare pochi minuti, in quanto meno pronti, solo per poter dire di averli fatti entrare tutti e bypassare così le regole e le numerose lacune organizzative che potrebbero risultare penalizzanti per la vittoria? Se il giovane allenatore continua a urlare «come stai?» alle sue riserve appena entrate, nella speranza di poterli togliere subito per inserire quelli che reputa più bravi, e cercare così di vincere la partita, è normale possa mettere in preventivo di non ricevere anche gli applausi dei genitori avversari. Visto che questi atteggiamenti scorretti si erano già evidenziati nell’incontro tra la Polisportiva Ciliverghe ed il Roncadelle, se il sig. L.T. accetta che ci siano suoi ragazzi che si prestino a fare i «figuranti», per continuare a permettere al suo allenatore ed ai suoi dirigenti di ottenere risultati anche a discapito dei meriti e dei regolamenti, eviti quantomeno di dare giudizi morali sulla nostra società. La nostra società aveva già acconsentito a spostare la data dell’incontro (pur dovendo far giocare ai nostri ragazzi 4 partite i 6 giorni), e , se fossero stati evidenziati i problemi fisici che hanno costretto la Polisportiva a presentare il numero minimo di giocatori, sarebbe stata ben felice di spostare nuovamente la data della partita. Precisiamo altresì che la Rigamonti non ha formalizzato nessun ricorso che, da regolamento, l’avrebbe portata alla sicura vittoria a tavolino, a dimostrazione del fatto che il problema non era il risultato, contrariamente a quanto dice L.T., ed ha già chiuso la vicenda accettando le scuse formalizzate dal presidente della Polisportiva Ciliverghe, in quanto certi che il comportamento di un allenatore e di qualche dirigente non possa cancellare la nostra stima verso una società e verso persone serissime che, come noi, si impegnano da anni anche economicamente in prima persona per permettere a tanti i bambini di praticare nel miglior modo questo sport. Forse il suo parziale ed «omissivo» racconto le dovrebbe far rivedere le sue lezioni educative; la verità e la correttezza stanno alla base della morale che lei auspica per i nostri ragazzi. Dimenticavamo, la prossima volta si ricordi anche di precisare il suo ruolo di amico e collaboratore dell’allenatore della Polisportiva Ciiverghe in questione (oltre che compagno di squadra nella Castenedolese), e racconti che lei era in distinta ed in panchina con il Ciliverghe ( pur non potendo da regolamento ) e che lei è stato co-protagonista dei vergognosi e discriminatori atteggiamenti verso bambini di 12 anni esclusivamente al fine di perseguire un risultato. Racconti poi come ha provveduto a cancellare il suo nome e quello del suo allenatore (dopo che vi abbiamo erudito sul rischio squalifica ) dalla copia della distinta mandata in federazione dimenticandovi che l’altra copia (con i vostri nomi in bella evidenza) l’abbiamo noi. I lettori giudicheranno da soli chi sono i veri perdenti e la Polisportiva Ciliverghe saprà chi ringraziare per aver acceso i riflettori su un triste episodio che le società avevano già provveduto a dimenticare per i rapporti e la stima da sempre intercorse. Ha ragione sig. L.T., il calcio dilettantistico forse non avrà più bisogno di noi ma se il futuro saranno le vostre furbate e scorrettezze o le sue omissive e faziose osservazioni, ci sarà da divertirsi …
// Antonella BertoliPresidente Adc Mario Rigamonti
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