Angelo, uomo buono al servizio di chi era in difficoltà

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Angelo Canori, un uomo buono. Il volontario della porta accanto, solidale, disponibile e attento agli altri. Negli anni Ottanta, (allora ero assessore ai Servizi sociali del Comune di Brescia) dopo un solo incontro fu così convincente che concordammo di promuovere le basi di un servizio di volotariato rivolto al mondo carcerario e alle famiglie dei detenuti, con l’intento di «accompagnare» la complessità e la solitudine della detenzione e aprire opportunità al successivo reinserimento. Idea concretizzata e attuata da Angelo in tutti questi anni, senza rinunciare ad altri rilevanti impegni al servizio di chi ha difficoltà. Un Cristiano impegnato, un cittadino capace di accoglienza, con la consapevolezza che senza soluzioni praticabili, fondate, l’aiuto al reinserimento sociale, a partire dal lavoro, è fragile, troppo fragile. Non ha certo amato ne la notorietà, ne i riflettori, anzi! Ma ha contribuito a costruire una parte di quel volontariato della nostra città e della nostra provincia che ne fanno uno dei tratti distintivi. A Brescia mancheranno sicuramente la sua contagiosa disponibilità, la sua capacità di ascolto, la sua concretezza. Ma ha saputo coinvolgere e «seminare»: oggi il testimone è già raccolto dai suoi amici, da coloro con cui ha collaborato. Grazie Angelo.

// Luigi Morgano
Brescia

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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