Aldo Engheben, un maestro indimenticabile

AA

Desidero scrivere questa lettera per ricordare un grande personaggio del Teatro Bresciano.Aldo Engheben, un uomo speciale, saggio, che ho avuto la fortuna di conoscere quando ero un ragazzino. Il 17 novembre sono 5 anni che se ne è andato, e ci tengo tanto a ricordarlo. L’ho conosciuto nello storico negozio «Cronos», in pieno centro, che adesso è gestito dalla moglie Pasqua, mia cara amica, per me come una zia. Sono sedici anni che ci conosciamo. Spesso, quando parliamo di tutto, ricordiamo Aldo, per come recitava, lo stile che aveva nel comunicare, per la sua originalità, ma soprattutto per la sua umanità. Ricordo sempre quanti insegnamenti ho ricevuto da Aldo. Ogni volta che entravo in negozio per cercare delle pietre o degli oggetti particolari, mi spiegava l’origine di quell’oggetto, insegnandomi molte cose. Soprattutto, oltre che imparare ad avere occhio per vari oggetti, mi insegnò cosa fosse l’arte, la semplicità e nello stesso tempo l’originalità. Mi insegnò ad avere più carattere e ad avere più fiducia in me stesso. Tanti artisti del Teatro Bresciano sono stati suoi allievi e desidero dire loro di seguire sempre il suo esempio e ricordarlo sempre. Perché un uomo come lui, è indimenticabile. Cercate di seguire sempre i suoi insegnamenti, perché sono un grande tesoro.
Dedicato alla mia cara amica Pasqua
Con affetto,
Daniele Tagliani Brescia

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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