Aggiornamento Isee e tasse universitarie alle stelle
Vorrei portare alla Sua attenzione e a quella dei lettori una problematica emersa nel momento del pagamento della 2a rata universitaria con la presentazione dell’Isee, calcolato sulla base dei dati dichiarati nella nuova «Dichiarazione sostitutiva Unica». La mia «indagine» è iniziata così: l’importo della 2a tassa universitaria risultava raddoppiato rispetto allo scorso anno. La tassa universitaria, come si sa, viene calcolata sulla base del reddito Isee. Sulla mia dichiarazione il valore Isee di quest’anno (calcolato sulla base dell'anno precedente) è più alto di 10.000 euro rispetto a quello dell’anno scorso (calcolata sull’anno 2013). Lecito chiedersi il perché di questo consistente aumento! Innanzitutto ho ritenuto doveroso avanzare una richiesta al Caf presso il quale mi sono rivolta affinché facesse una verifica sull’esatto calcolo del reddito della mia famiglia, per escludere la possibilità di errori. Contestualmente ho chiesto chiarimenti alla Segreteria dell’Unibs - è giusto sentire «entrambe le campane» come si suol dire - e con orgoglio, l'Unibs mi ha risposto che le tasse universitarie sono state lasciate invariate. Per cui, delle due l’una: se le tasse universitarie non sono aumentate, ci sarà per forza un errore nel calcolo del mio Isee. Tornata al Caf per la verifica, mi viene detto: «La dichiarazione Isee non contiene nessun errore. È corretta, ma è cambiata». «Cambiata, cioè?» domando incuriosita. Un occhio critico come il mio aveva già notato qualche modifica rispetto al modulo che mi era stato rilasciato l’anno scorso. Lodevole è aver contemplato nella nuova dichiarazione alcune situazioni che prima «sfuggivano» dalle maglie (larghe) del fisco: situazioni relative allo studente fuori sede in un alloggio non di proprietà, lo studente che presenta un’adeguata capacità di reddito, la casistica del/i genitore/i non convivente/i, dei genitori non coniugati tra loro e con diversa residenza, del genitore non convivente coniugato con persona diversa dall'altro genitore e/o con figli con persona diversa dall'altro genitore… Situazioni «particolari» nelle quali molti studenti (con la complicità dei genitori) si sbizzarrivano nell’arte di eludere il sistema trovando la soluzione per pagare meno tasse universitarie. La mia non è una di quelle situazioni «particolari»; i miei genitori sono sposati, convivono nella casa di proprietà nella quale vivo anche io. Rispetto agli anni precedenti, nulla è cambiato dal punto di vista reddituale. Torniamo alla nostra domanda: la dichiarazione è cambiata, cioè? Ora incide in maniera pesantissima il patrimonio immobiliare essendo adesso legato ai parametri imponibili ai fini Imu e non più a quelli Ici. In pratica è cambiato il criterio di calcolo e ciò ha determinato un aumento del patrimonio immobiliare. Inoltre sono state tolte alcune franchigie. Ma il punto è questo: la situazione reddituale è rimasta invariata rispetto allo scorso anno, eppure la nuova dichiarazione Isee mi fa «apparire» più ricca di 10.000 euro. In realtà quello che è cambiato è solo un indice relativo al valore degli immobili che va però ad a accrescere fittiziamente il reddito complessivo. Il valore Isee, se lasciato così come è, causa delle pesanti distorsioni, l'ho dunque dimostrato. A fronte di una situazione reddituale rimasta immutata da anni, mi trovo a pagare più del doppio per le tasse universitarie. Il paradosso generato dalla nuova dichiarazione Isee e le ripercussioni che questa avrebbe creato sulle fasce di reddito sulle quali vengono calcolate le rate universitarie era già stato «fiutato» dal Rettore che in un avviso presente sul sito internet dell’Università ha affermato: «A seguito della valutazione dei dati relativi alla contribuzione determinata dal nuovo Isee, il Rettore si riserva di considerare l’eventuale rideterminazione degli importi previsti per la terza rata dell’a.a. 2015/2016 e di formulare proposte in merito ai competenti organi accademici». Quanto tempo impiegheranno i consulenti dell’Unibs ad armonizzare le tabelle per il calcolo delle tasse universitarie alla nuova dichiarazione Isee? E nel frattempo non ci resta che… pagare.
// Lettera firmataRiproduzione riservata © Giornale di Brescia
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