A proposito del progetto treno-tram
AA
Mi riferisco al Convegno promosso dal Comune di Castegnato sabato 9 novembre scorso sull’ipotesi di studio «Treno - Tram Brescia Castegnato» con qualificati relatori e molta partecipazione di pubblico. L’idea illustrata dal prof. Giulio Maternini e dal suo collaboratore ing. Stefano Riccardi, del Dipartimento di Ingegneria Civile della Facoltà di Brescia, mi è sembrata molto suggestiva e meritevole di dibattito. Purtroppo il ristretto tempo a disposizione per gli interventi da parte del pubblico presente (2 minuti) mi ha fatto optare per il non intervento. Chiedo pertanto ospitalità al suo Giornale, che ha dato resoconto dell’iniziativa, per esprimere alcune considerazioni sull’ipotesi di studio illustrata.1) A Brescia, per una scelta fatta molti anni addietro, non esiste più il Tram (che è invece rimasto come mezzo di trasporto in alte grandi città italiane) ma esistono l’autobus (per Brescia e i quattordici Comuni contermini) gestito da Brescia Trasporti e la Metropolitana leggera gestita da Metro Brescia (società mista pubblico-privata); 2) L’esperienza europea, a cui guardare con attenzione, ci dice che a fine 2012 erano attivi solo dodici sistemi Tram-Treno (cioè la circolazione promiscua dei mezzi sulle linee ferroviarie e sulle linee tranviarie). L’unica esperienza italiana riguarda la città di Sassari di km 4,33 di lunghezza complessiva di cui 2,45 tranviari; 3) La normativa sui sistemi tram-treno è ancora in fase di studio; 4) Il costo dell’opera per una lunghezza di km 9,060 tra Brescia-Castegnato si attesta tra i 28,7 mln di euro e i 36,2 mln a base d’asta (rientrano tra gli altri l’acquisto di sette rotabili Tram-Treno e l’elettrificazione della linea) che in un momento di ristrettezza economica non è facile trovare; 5) Castegnato è tra i Comuni che ha più collegamenti da e verso Brescia: i treni che da Brescia fermano a Castegnato sono ventuno e da Edolo in direzione dei capoluoghi diciotto ai quali vanno aggiunti gli autobus del Gruppo Sia di cui quindici entrano nel centro del paese; 6) Le fermate tra Castegnato e Brescia sono tre di cui una a chiamata alla Mandolossa. Il tempo di percorrenza si aggira sugli undici minuti. Nello studio è ipotizzato di passare a otto fermate introducendo le fermate anche al Quartiere Primo Maggio, villaggio Violino e Badia con ciò andando ad allungare i tempi di percorrenza. Sarebbe invece importante, previo esame di potenziali richieste, chiedere a Ferrovie Nord una stazione alla zona industriale della Mandolossa con ampio parcheggio per intercettare il traffico automobilistico della Statale 11 (provenienza Rovato) e da Rodengo-Saiano e Gussago. Negli anni passati Ferrovie Nord hanno fatto notevoli investimenti sulla linea Brescia-Iseo-Edolo sia per l’ammodernamento che per la messa in sicurezza. Nella seconda metà degli anni 2000 il processo di ammodernamento si è concentrato sul materiale rotabile e sul servizio ferroviario. Tra il 2007 e il 2008 LeNord, con il contributo della provincia di Brescia, restaurò otto esemplari di ALn 668, serie 130 e 140, dotandoli anche di un impianto di condizionamento. Il 15 giugno 2008 fu introdotto in via sperimentale l’orario cadenzato su quasi tutte le direttrici passeggeri della ferrovia, il quale è stato successivamente confermato nella stesura degli orari degli anni seguenti. Nell’aprile 2009 sempre da Le Nord - con contributi pubblici-furono acquistati due Pesa Atribo (Atr 220) mentre nell’estate dell’anno seguente arrivarono treni Atr 115 costruiti da Stadler (tipo Gtw 2/6).Tutto ciò ha comportato dei notevoli miglioramenti per i viaggiatori tanto è vero che i mezzi sono abbastanza puntuali. Ora la linea, da un anno a questa parte, è un poco in sofferenza per la scarsità di materiale rotabile dovuta da un lato a una rotabile in officina per la riparazione (rotabile polacca Pesa) mentre due convogli Staedler sono stati dirottati su Lecco. Occorrerebbe allora un intervento, da parte degli enti locali e Regione, per riportare a Brescia i due Staedler al fine di ovviare ai disagi che incontrano il mattino i viaggiatori diretti a Brescia che fanno fatica a salire sul treno (per esperienza parlo di quello in partenza alle 7,32 da Castegnato) e su quello delle 17,58 in partenza da Brescia per Breno, ciò in conseguenza anche che in questi ultimi anni vi è stato un aumento dei passeggeri di Trenord (società che ha sostituito Le Nord a seguito di fusione di quest’ultima con la Divisione Regionale Lombardia di Trenitalia).Vi è inoltre necessità di fare forti investimenti sul parco rotabile e purtroppo - per quello che ho letto - ciò si scontra sul fatto che Trenord ha il contratto di servizio che scade nel 2014 e ciò impedisce di fare una programmazione a lunga scadenza (tra l’ordinare un treno e la consegna solitamente ci passano 1,5 -2 anni perché non è come acquistare un’auto in concessionaria). Per il presidio del territorio, al fine di ovviare situazioni di stazioni non presidiate e quindi soggette ad atti vandalici, i Comuni, parlo di quelli situati lungo la linea Brescia-Iseo-Edolo, dovrebbero cercare di dare un loro contributo. Due anni fa fu firmato un protocollo dal titolo «Stazione in Comune» tra Anci Lombardia, Regione Lombardia, Rfi e Ferrovie Nord per offrire ai Comuni di concedere in comodato gratuito le stazioni ed aree annesse alle associazioni e gruppi di volontariato. Ciò aiuterebbe molto a rendere più vivibili, pulite e sicure le nostre stazioni che rappresentano anche un significativo patrimonio architettonico del nostro territorio. Penso che anche i piccoli gesti possono contare perché certamente dobbiamo essere presbiti nell’amministrare ma dobbiamo poi essere attenti di non correre il rischio di non vedere le buche delle strade e dei marciapiedi sui quali camminiamo. Sul piano legislativo nazionale occorrerebbe ripristinare la detrazione fiscale del 19%per gli abbonamenti al trasporto pubblico per i lavoratori e studenti di modo che ciò sarebbe un ulteriore incentivo a privilegiare il trasporto pubblico con notevoli benefici anche dal punto di vista ambientale.
Franco Franzoni Castegnato
Franco Franzoni Castegnato
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