A Manerbio due nuove strade intitolate

AA

Da cittadino di Manerbio mi fa onore e piacere quando gli avvenimenti della mia piccola città vengono posti all'attenzione dell'opinione pubblica attraverso la cronaca giornalistica.
Ma quale cronaca? quale giornalista?
A maltorto, tanto dovevo, nell'articolo apparso l'11 ottobre, a firma di Umberto Scotuzzi, si riferiva dell'inaugurazione «della via» Vincenzo Rigamonti tralasciando la dovuta completezza della cronaca.
Il vostro inviato si è «dimenticato» di raccontare che oltre la via Rigamonti è stata inaugurata, nel medesimo giorno e 15 minuti dopo, un'altra via intitolata al professore Gianfranco Miglio, noto idealista della formazione federale della Lega Nord, alla presenza del sindaco, del parroco e del funzionario preposto dal prefetto.
Che tale fatto non costituisca sufficiente risalto per la cronaca? Che un'intitolazione sia meno importante di altre? Che il fatto sia riconducibile ad un movimento politico popolare possa ritenersi «vergognoso» da raccontare?
L'appartenenza politica di un cronista, persona adita a raccontare i fatti realmente accaduti, debba prevaricare su un diritto di cronaca mi sembra iniquo ed antietico.
Tutto ciò dovuto per amore della cronaca! Confido nella lealtà giornalistica e redazionale per la pubblicazione di questo scritto attraverso la vostra rubrica «lettere al Direttore».
Ferruccio Casaro

Manerbio
Forse il lettore, nonché vicesindaco, dimentica che nell'edizione del 20 ottobre, tra i testi dello «Speciale Manerbio» a pagina 22, ce n'era uno in cui si menzionava l'intitolazione di due vie, una all'ex sindaco Rigamonti e una, per l'appunto, a Miglio. Il focus su Rigamonti è dovuto solo al fatto che si tratta personaggio locale, molto conosciuto e apprezzato. Quanto alla supposta appartenenza politica del cronista, rispondo con una celebre frase di don Camillo nell'omonimo film: «Nell'urna Dio ti vede, Stalin no». Chi io voti quindi lo sa solo la mia coscienza.
Umberto Scotuzzi
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato