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Usa: un altro giorno senza presidente. Il punto negli Stati

Ora dopo ora, Biden sta rosicchiando il margine che lo divide da Trump
  • Stati Uniti al conteggio dei voti
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ore 20.54 - Il partito repubblicano ha chiesto alla Corte Suprema di bloccare i voti arrivati in ritardo in Pennsylvania. Si tratta dell'ultimo tentativo di Donald Trump di evitare la sconfitta nello stato che gli chiuderebbe definitamente la strada verso la rielezione.

ore 20.43 - Joe Biden ha ormai la vittoria in tasca e si avvia ad essere il 46mo presidente degli Stati Uniti. Appena passata la terza notte insonne in attesa dei risultati definitivi delle elezioni nella sua Wilmington, in Delaware, tutto era già pronto per la grande festa e per il primo discorso da vincitore. Avanti in Pennsylvania e Georgia con un sorpasso in volata su Donald Trump, ma vicino anche alla conquista del Nevada e dell'Arizona, tutti gli ostacoli sulla strada della Casa Bianca, salvo clamorosi colpi di scena, sono superati. E se per il presidente ancora in carica «non è finita» e tutto verrà ribaltato dalla Corte Suprema, attorno a lui tira aria di resa.  Ci vorrà tempo perché Trump accetti e metabolizzi il duro colpo di passare alla storia come presidente di un solo mandato. La parola sconfitta non è mai stata nel suo vocabolario. Chi invece non vuole assolutamente perdere nemmeno un minuto è Biden. Strascichi legali o meno, è determinato a entrare immediatamente in modalità 'presidente elettò, come l'ha già chiamato la speaker della Camera Nancy Pelosi, pienamente operativo fin dai prossimi giorni con il lavoro del suo team per la transizione. In un Paese martoriato dalla pandemia e dalla crisi economica e che ha bisogno di curare le ferite di una campagna elettorale mai così divisiva, l'ex vicepresidente vuole agire rapidamente e lanciare da subito un messaggio di unità. E una delle prime telefonate - raccontano sempre nel suo entourage - non sarà al presidente uscente, ma al leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell, con cui ha rapporti di lunghissima data in Senato e con il quale ai tempi di Obama si è reso protagonista di diversi compromessi. La chiamata vuole essere non solo un gesto distensivo, ma dovrà servire ad aprire subito un nuovo canale di dialogo, anche perché McConnell nel caso di un Senato ancora a maggioranza repubblicana avrà un ruolo chiave nel far passare la squadra di governo.

ore 17.03 - «È chiaro che il ticket Biden-Harris vincerà la Casa Bianca». Lo afferma la Speaker della Camera, Nancy Pelosi, riferendosi a Joe Biden come al 'presidente elettò. «Non abbiamo vinto tutte le battaglie alla Camera, ma abbiamo vinto la guerra», aggiunge. 

ore 17 - La legge della Georgia concede al candidato che perde il diritto al riconteggio se il margine di sconfitta è di meno di mezzo punto percentuale del totale dei voti. La richiesta deve arrivare entro due giorni dalla certificazione del voto. Il riconteggio può essere anche ordinato da chi è responsabile delle elezioni a prescindere dallo scarto. I risultati delle elezioni devono essere certificati entro il 20 novembre.

ore 14.54 - Dopo la Georgia, Joe Biden ha compiuto il sorpasso anche in Pennsylvania che porta in dote 20 setti elettorali. Il candidato democratico, che mercoledì era in ritardo di oltre 600mila voti, ora è avanti di 5587 voti. Anche in questo caso, come si è verificato in tutti gli altri Stati, il candidato democratico è il maggiore beneficiario dei voti inviati per posta e che sono stati conteggiati per ultimi dopo quelli espressi di persona il giorno delle elezioni.

ore 12.08 - Joe Biden incrementa il proprio vantaggio in Georgia dopo aver completato poco fa la rimonta nei confronti di Donald Trump. Il candidato democratico è ora in vantaggio di 1096 voti rispetto al presidente in carica, in aumento ai 917 riportati nell'ultimo conteggio. Sale intanto l'attesa per un nuovo aggiornamento sulla Pennsylvania dove Trump è ancora avanti di 18229 voti, ma dove Biden è in netto recupero e potrebbe ora passare in vantaggio.

ore 11.13 - Ora Biden è al 49,39% con 2.449,371 voti a suo favore. Trump è al 49,37% con 2.448,454 voti. La Georgia mette in palio 16 grandi elettori.

ore 8.42 - Un'altra giornata è trascorsa, ma gli Stati Uniti non conoscono ancora il nome del loro prossimo presidente. A oltre 48 ore dalla chiusura dei seggi, 5 stati devono ancora essere assegnati: a parte l'Alaska, fortino rosso dove il presidente Donald Trump vincerà con ampio margine, si tratta di quattro stati in bilico, decisivi per la vittoria finale, ovvero Nevada (6 voti), Pennsylvania (20), Georgia (16) e North Carolina (15). A Joe Biden, candidato democratico, basta vincere uno di questi stati. In Nevada, dove è in vantaggio di oltre 11.000 voti, lo scrutinio procede a rilento (84%); per questo, nelle ultime ore, l'attenzione si è spostata su Georgia e Pennsylvania, che potrebbero presto consentire a Biden di dichiarare vittoria.

La situazione, al momento, vede il candidato democratico Joe Biden in vantaggio nei confronti dell’attuale presidente, Donald Trump: secondo il conteggio della Associated Press - la più cauta e autorevole tra le agenzie statunitensi - Biden ha totalizzato 264 voti elettorali, contro i 214 di Trump.

Ora dopo ora, Biden ha rosicchiato il margine che lo divide da Trump: in Georgia, è in ritardo di 1.479 voti, con circa 14.000 schede da scrutinare; in Pennsylvania, il ritardo è di 18.229 voti, con ancora circa 170.000 schede da esaminare. I due candidati aspettano i risultati: uno grida alla frode, l'altro invita i suoi sostenitori alla pazienza.

Alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump ha di nuovo rivendicato il successo: «Se contate i voti legali, ho vinto». Ha poi ribadito le sue accuse senza fondamento: «Qui siamo di fronte a un tentativo di rubare l'elezione, stanno cercando di truccare un'elezione. Le schede arrivate dopo le elezioni non devono essere contate»; Trump ha preso di mira gli Stati dove saranno contati, per legge, anche i voti arrivati dopo le elezioni: in Nevada, per esempio, le schede elettorali devono arrivare entro il 10 novembre, in Pennsylvania entro oggi. Poi, il presidente ha detto di essere pronto ad andare fino alla Corte suprema.

Opposto il tono dell'intervento di Biden: «Ogni voto deve essere contato, è quello che stiamo vedendo ora e così deve essere». «La democrazia talvolta è confusa e talvolta richiede molta pazienza» ha aggiunto il candidato democratico, che si è detto fiducioso di essere eletto presidente. «Vi chiedo di stare calmi, tutti devono stare calmi. Il processo è ancora in corso». Poi, con un tweet, ha indirettamente commentato le dichiarazioni di Trump: «nessuno ci porterà via la nostra democrazia. Né ora, né mai». 

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