Italia e Estero

Uccise un uomo nel 2012, ora faceva il pastore tra le malghe

Latitante da sei anni, si era nascosto in quota a ridosso delle cime camune, dove faceva il servo pastore
Uno scorcio della diga nei pressi di Malga Bissina - © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio della diga nei pressi di Malga Bissina - © www.giornaledibrescia.it
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Durante una rissa in un bar aveva malmenato un uomo, deceduto pochi giorni dopo in un letto d'ospedale. Per quell'omicidio era stato condannato dal Tribunale di Vaslui, in Romania, ma in contumacia. Di lui si erano perse le tracce.

Quelle riemerse all'improvviso nei giorni scorsi sulle cime che fanno da spartiacque tra Valcamonica e Val Daone, nella zona della diga di Malga Bissina, una delle mete di molte escursioni degli appasionati di montagna, bresciani inclusi.

L'uomo è stato rintracciato dai Carabinieri trentini durante un controllo: il 54enne, P.E., originario di Valeni, città della zona nord orientale della Romania, al confine con la Moldavia, aveva tentato di rifarsi una vita, trasformandosi in un servo pastore. Era tra gli alpeggi che si stendono tra Bresciano e Trentino, del tutto privo di documenti quando si è trovato al cospetto di Carabinieri trentini, saliti in quota assieme a personale di Polizia Provinciale e Guardia di Finanza.

Dai controlli successivi sono emersi i precedenti dell'uomo. Di qui l'attivazione delle procedure internazionali per consentire alla giustizia rumena di fare il suo corso: verosimilmente la prospettiva per l'uomo è quella del rimpatrio, quando la magistratura del suo Paese avrà espletato le procedure per l'ottenimento dell'estradizione. Nelle carceri rumene dovrà trascorrere 3 anni e 2 mesi.

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