Italia e Estero

Tre migranti sono morti nell'esplosione di una barca a Crotone

Si tratta di tre migranti partiti dalle coste turche. C'è ancora un disperso, mentre sono sette i feriti in ospedale, tra cui due finanzieri
L'esplosione vista dalla costa - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
L'esplosione vista dalla costa - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Sono tre i migranti morti e uno ancora disperso tra quelli che si trovavano a bordo di un barcone al largo di Crotone su cui si è sviluppato un incendio seguito da un’esplosione. A perdere la vita sono stati una donna, un uomo e un ragazzo, tutti di origine africana, partiti dalle coste turche per raggiungere l’Italia.  

L’esplosione è stata avvertita fino alle spiagge della costa crotonese ancora piene di turisti. Sul veliero, intercettato nella notte al largo delle coste calabresi nei pressi di Sellia Marina - secondo i dati forniti dalla Prefettura di Crotone - si trovavano inizialmente 34 persone: 13 di loro erano però riusciti a sbarcare sulla spiaggia di Sellia. 

L'imbarcazione, con il resto dei migranti a bordo, si è poi diretta verso Crotone scortata da un'unità navale della Guardia di Finanza. È stato nel corso della navigazione che la barca, per cause in corso di accertamento, ha preso improvvisamente fuoco. A bordo del barcone, insieme ai migranti, c'erano due finanzieri con il compito di governare l'imbarcazione. Sono stati loro, nonostante le fiamme a bordo, a permettere alla maggior parte dei migranti di potersi salvare facendoli trasbordare sulle motovedette della Finanza e della Capitaneria di porto che erano arrivate nel frattempo in assistenza dopo l'allarme incendio. Anche i due finanzieri che conducevano la barca sono stati investiti dall'esplosione insieme ad altri migranti poi finiti in acqua. Alcuni migranti hanno anche aiutato il finanziere ferito alla gamba a restare a galla. 

L'arrivo sul posto dei mezzi di soccorso è stato immediato. Dal mare sono stati recuperati cinque migranti feriti che sono stati trasferiti con le motovedette della Guardia Costiera nel porto di Le Castella dove la Prefettura aveva organizzato i soccorsi facendo convergere sul posto le ambulanze del 118, della Croce Rossa e della Misericordia. Due dei migranti, che presentavano ustioni molto gravi, sono stati portati in elisoccorso nell'ospedale di Catanzaro, mentre altri tre sono stati trasferiti nell'ospedale di Crotone dove sono ricoverati anche i due finanzieri feriti. Uno ha subito la frattura di una gamba e l'altro quella di un piede. Altri dodici migranti sono stati trasferiti al Cara di Isola Capo Rizzuto. 

I tre cadaveri che sono stati recuperati non sono stati ancora identificati. Tutti e tre presentano gravi ferite da ustioni. Le ricerche del disperso sono proseguite per l'intero pomeriggio di ieri, ma senza esito. Il relitto dell'imbarcazione è affondato, ma sarà ispezionato dai sub della Guardia costiera in cerca di eventuali altre persone rimaste imprigionate. Su quanto é accaduto la Procura della Repubblica di Crotone ha avviato un'inchiesta contro ignoti ipotizzando i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte in conseguenza di altro reato. Il sostituto procuratore Pasquale Festa, cui é stato assegnato il fascicolo, dovrà decidere se disporre l'esame autoptico sui cadaveri recuperati.  

 

 

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